MIGLIONICO.
Nessun cenno e silenzio assoluto da parte
dei 7 consiglieri di maggioranza e
dell’amministrazione, cui i 3 consiglieri
del Movimento 5Stelle hanno lanciato da
diversi giorni un appello per provare ad
opporsi e porre un freno alle trivellazioni
lucane. L’appello a tutti i consiglieri
della cittadina, per sottoscrivere insieme
una mozione contro lo “SbloccaItalia” che
renderà di fatto la Basilicata terra di
“perforazione di Stato”, è stato proposto da
diversi giorni. “Da parte
dell’amministrazione nessuna risposta e
presa di posizione è giunta” è il laconico
commento del consigliere d’opposizione
pentastellato, Antonio Digioia. Lo “SbloccaItalia”,
passato da qualche giorno al Senato,
“favorirà le estrazioni, le trivellazioni e
le prospezioni di petrolio e gas mettendo a
serio rischio inquinamento e quindi la
salute dei cittadini, su ben il 64% del
territorio lucano” – recita la mozione.
L'articolo 38 del D.L. 133 del 12 settembre
2014, avente come oggetto "Misure per la
valorizzazione delle risorse energetiche
nazionali” stabilisce che diventa di
"interesse strategico" ogni attività di
prospezione, di ricerca e di coltivazione
degli idrocarburi, nonché la rete di
stoccaggio di gas naturale, della
reiniezione delle acque di strato e lo
smaltimento dei rifiuti prodotti dal ciclo
degli idrocarburi. Ne consegue che ogni
opera legata al petrolio sarà considerata di
“pubblica utilità, urgente e indifferibile”
e sarà decisa esclusivamente a livello
nazionale dai Ministeri senza alcuna
preoccupazione sulla natura dei progetti
impattanti per le vocazione dei territori
comunali, estromettendo di fatto Comuni e
Regione da ogni possibile decisione in
merito. Per i consiglieri del M5S questa è
una condizione davvero inaccettabile,
soprattutto per una Basilicata già
martoriata e pertanto come già avvenuto in
diversi comuni lucani, tra i primi Craco e
Brindisi di Montagna che hanno manifestato
parere contrario, invita il sindaco, l’ing.
Angelo Buono e tutti i 7 consiglieri di
maggioranza ad esprimersi in merito ad una
legge che potrebbe portare il nostro comune
e gran parte della Basilicata a divenire una
groviera al servizio delle compagnie
petrolifere con tanti saluti all’ambiente e
alla vocazione turistica. Nella mozione è
specificato che “gli effetti documentati
della produzione di liquami, fanghi e gas
inquinanti generati da questi tipo di
attività estrattive non sono sicuramente
auspicabili nell’ottica di favorire lo
sviluppo turistico del Comune di Miglionico
e dei comuni adiacenti: ci riferiamo, in
particolare, ma non solo, al permesso di
ricerca rilasciato alla “Delta Energy ltd”,
denominato “Permesso di ricerca idrocarburi
– Il Perito” e ricadente nei territori dei
Comuni di Miglionico, Montescaglioso e
Pomarico. Inoltre il territorio comunale di
Miglionico e dei comuni limitrofi (anche
costieri) presenta caratteristiche
territoriali che hanno permesso un sviluppo
del turismo, dell'agroalimentare e di tutte
le attività indotte e connesse che
andrebbero ad essere irrimediabilmente
compromesse. “ E’ richiesto quindi un
segnale forte da parte dell’amministrazione
comunale. Un segnale da far giungere
tempestivamente al governatore della
Basilicata, Marcello Pittella, affinché
questo scempio e sventramento su gran parte
del territorio lucano, perforazioni sono
previste anche a poche miglia dalla nostra
costa, non continui e si incrementi
esponenzialmente senza alcuna possibilità di
contrasto da parte di alcuna amministrazione
locale che intenda preservare l’integrità
del proprio territorio.
Antonio Centonze |