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ANTONIO CENTONZE


8 Ottobre 2014

Miglionico
Momenti di evangelizzazione in Piazza Popolo
di Antonio Centonze

MIGLIONICO. Piazza di fede e d’amore. Quando mancava poco a mezzogiorno e l’attesa del pranzo si avvicinava, cadenzata dai rintocchi dell’orologio di piazza, sabato scorso nella stessa è giunta gente. Tanti i giovani dalle facce pulite e dal sorriso coinvolgente. Alcuni con casse musicali in spalla, altri con microfono in mano si sono sistemati al centro di Piazza Popolo fra la curiosità delle persone che forse si chiedevano sul che cosa volessero loro vendere.  Era gente tranquilla e che portava il sorriso stampato sul volto. Ricevuti dal Sindaco, Angelo Buono, l’organetto di Ugo Anderson, ha iniziato a suonare in una piazza ancora incredula per quello che stava accadendo. Ugo Anderson ed Alex Anderson, coppia pastorale della Chiesa Battista evangelica di Matera e Miglionico erano tra loro, promotori dell’iniziativa di far scendere l’evangelizzazione in piazza. Insieme al laziale Ivano De Gasperis, pastore evangelico della zona trasteverina della capitale, facevano tappa a Miglionico, diversi giovani provenienti da Roma e di origini tra le più disparate. Momenti di evangelizzazione, mettendo da parte le confessioni religiose e predicando semplicemente la parola di Gesù attraverso il suono dell’organetto, canti, scene mimate e lettura coinvolgente di alcuni brani della bibbia. Particolarmente toccante ed esplicativa la scena in cui i ragazzi, giovanissimi sotto i 25 anni, hanno mimato i continui attacchi che l’uomo riceve nel suo peregrinare terreno. Attacchi e tentazioni dal denaro, dall’alcool, dalle droghe, dalle cattiverie d’ogni genere verso i quali la fede in Dio diventa un baluardo per non lasciarsi sopraffare. Una scena mimata in una piazza ammutolita ed incuriosita. Una piazza che ha applaudito questi ragazzi che hanno poi raccontato ad un microfono, con l’emozione e qualche lacrima, le loro esperienze, quelle che li hanno avvicinati alla fede, al loro nuovo modo di credere in Gesù e nel suo amore per la vita. “Evangelizzazione – precisa Giuseppe Montemurro giunto da Matera, non significa fare proseliti, consegnare volantini, vendere una religione ma semplicemente raccontare ad altri la meravigliosa trasformazione che Gesù riesce a compiere nelle nostre vite”. Cantare, mimare, raccontare, pregare - sottolineano Ivano e Debora, sono le forme in cui una testimonianza di vita viene presentata ad altri. Far raccogliere, a quanti sono stati ad ascoltarci nella piazza, una piccola pietra levigata e colorata con su scritto "Dio ti ama", regalare dei sorrisi, degli abbracci profondi, parole di conforto o semplicemente ascoltare, sono gesti di cui tutti abbiamo bisogno. Gesti che aiutano a vivere meglio tanti nostri fratelli che vivono una crisi interiore che li divora, che li distrugge, che li fa soffrire e che li rende infelici.” E quella pietra con una frase di Geremia sull’amore eterno, è la prima pietra per avvicinarsi alla fede, quella che rallegra il cuore. Antonio Centonze

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