Festa del SS. Crocifisso in tempi di Covid-19

MIGLIONICO. Preghiere e meditazioni. Solo momenti di intensa spiritualità per la festa del SS Crocifisso che, nella comunità, si celebra oggi, domenica 3 maggio. Un appuntamento religioso che, per l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, non potrà dispiegarsi né con la celebrazione della santa messa né con la processione della sacra Immagine per le strade del centro storico cittadino. Avrà luogo, quindi, una declinazione del tutto inedita della festività. In paese, a memoria di uomo, nessuno ne ricorda uno sviluppo così singolare nella sua modalità di quest’anno.
E’ verosimile che si avverta, in modo particolare, la mancanza della suggestiva esposizione ai fedeli della statua lignea del SS. Crocifisso. Una pregevole opera d’arte dello scultore frate Umile da Petralia Soprana – Palermo.
In passato, il SS. Crocifisso è stato portato in processione per devozione e per invocarne la protezione sia contro le carestie, sia contro le pestilenze e la siccità. Nelle parole di don Mark Stanislaus il significato della festa religiosa: “Mediante la sua croce e la sua resurrezione, Cristo ha operato la nostra redenzione. Gesù portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce”.
Oggi, in particolare, la celebrazione della festa vuole trasmettere un messaggio di speranza: la Croce rappresenta le “tante sofferenze del mondo”. Da qui la preghiera come richiesta di aiuto. Ma anche come meditazione, cioè di dialogo con il Signore che “parla alla persona”. Nello specifico, i messaggi di pace e le meditazioni saranno a cura di mons. Biagio Colaianni, di don Vincenzo Di Lecce, vicario episcopale del Clero, di mons. Filippo Lombardi, vicario pastorale e di mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina.
 
 
 
 

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