MIGLIONICO.
Un borgo storico, Miglionico. Da includere tra i “Borghi più belli
d’Italia”. La locale Amministrazione comunale, guidata dal
sindaco Francesco Comanda, con voto unanime del Consiglio comunale, ha
candidato Miglionico a far parte della rete nazionale dei piccoli paesi,
caratterizzati da eloquenti segni distintivi sotto il profilo storico ed
artistico. L’iniziativa vuole perseguire l’obiettivo di valorizzare il
patrimonio di storia, d’arte e di cultura del paese. Ma anche l’insieme
delle tradizioni, degli usi e dei costumi. Una specifica richiesta
d’adesione è stata inoltrata all’associazione nazionale del club
denominata, “Borghi più belli d’Italia”.
Nello specifico, l’istanza, che è nella fase iniziale “dell’iter di
riconoscimento”, è fondata su alcuni elementi oggettivi: il primo è
riconducibile al significato originario della parola borgo, cioè quello
di “castello fortificato”, roccaforte. E Miglionico vanta la presenza
del famoso Castello del Malconsiglio (1110), sede, tra l’altro, della
famigerata “Congiura dei Baroni” (1485) contro il re di Napoli,
Ferdinando I d’Aragona. Inoltre, il paese è circondato da alcune mura,
torri e fortificazioni. Quest’ultime sono presenti in tre rioni: sono
quelli del Torchiano, del Convento e di Sant’Angelo. Non va dimenticato,
ovviamente, che il paese ha un’origine antica, medievale e, col passare
degli anni, si è esteso intorno al maniero medievale. Ne deriva che
l’elemento essenziale che contraddistingue il paese è la sua
“storicità”: il suo fascino consiste nell’essere abitato
ininterrottamente da centinaia di anni. E, percorrerne le strade, tra i
vicoli, è come ripercorre i passi degli antenati.
“Miglionico rappresenta la testimonianza di un’epoca antica –
spiega l’assessore comunale con delega alla “Cultura”, Giulio Traietta,
fautore dell’iniziativa – che ha alle spalle una storia secolare”.
Quest’ultima è costituita da tracce significative, tra cui, ne spiccano
due: il Castello del Malconsiglio e la Chiesa di Santa Maria Maggiore,
dedicata all’Assunta, basilica pontificia nell’anno 1051. Al suo
interno, la chiesa di stile romanico, costruita nel 1300 sul sito di un
precedente edificio sacro, custodisce alcune opere d’arte di grande
pregio: dal celebre “Polittico” (1499) di Cima da Conegliano alla famosa
statua lignea del Crocifisso (1629), opera di Padre Umile da Petralia
Soprano (Palermo); da una tela del Tintoretto (Madonna Assunta in Cielo)
a quella del Guercino (Madonna al tempio con Santi), alla scultura in
pietra della “Pietà”, scolpita dallo scultore lucano, Altobello Persio.
Conclusione: Miglionico ha i tre requisiti essenziali per ottenere il
riconoscimento di essere inserito nella rete dei “Borghi più belli
d’Italia”. Primo: avere una popolazione che nel borgo antico (centro
storico) del Comune non superi i due mila abitanti; secondo: il Comune
non deve avere una popolazione residente superiore ai quindicimila
abitanti; terzo: possedere un patrimonio architettonico naturale
certificato dalla Sovrintendenza regionale delle Belle Arti oppure
documentato da atti in possesso del Comune. Ne deriva che la speranza di
centrare l’obiettivo prefissato rappresenta un’ambizione legittima e
fondata. |