"La demenza, conoscerla e accoglierla in un'ottica di comunità"

MIGLIONICO. Il disorientamento spaziale e temporale, le difficoltà a svolgere le normali azioni quotidiane, ma anche ad organizzarsi ed a risolvere piccoli problemi. Sono alcune forme di demenza. Ovvero, alcuni aspetti del declino delle facoltà mentali e delle capacità di relazionarsi.
Del problema s’è discusso nel corso del convegno: “La demenza, conoscerla e accoglierla in un’ottica di comunità”, che si è svolto nell’auditorium del Castello del Malconsiglio, a cura della locale cooperativa sociale “Vita Alternativa”, diretta dal presidente Michele Pace. Sull’argomento ha relazionato il dott. Domenico Dell’Edera, responsabile del laboratorio di Citogenetica e Genetica molecolare, presso l’Azienda sanitaria di Matera. Ai lavori del convegno, che sono stati coordinati dall’ins. Eleonora Centonze, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Francesco Comanda, che ha fatto gli onori di casa, Michele Plati, presidente della cooperativa sociale “Il Sicomoro” e Vincenzo Dambrosio, in rappresentanza dell’associazione “Il Con-tatto”.
In particolare, il dott. Dell’Edera ha sottolineato come il morbo di Alzheimer costituisca la forma più comune di demenza degenerativa. “Si tratta di un disturbo delle funzioni intellettive – ha precisato il relatore – il cui primo fattore di rischio è rappresentato dall’età avanzata”. Una scarsa incidenza, invece, sembrano avere le condizioni economiche e sociali. Purtroppo, ancora oggi, è difficile curare questo disturbo, perché le cause non sono ben conosciute. La ricerca scientifica ha scoperto l’esistenza di alcune placche all’interno del cervello. Attualmente, i trattamenti terapeutici utilizzati danno pochi benefici: possono soltanto parzialmente rallentarne il decorso della malattia. Invece, i temi più strettamente gestionali riguardanti il funzionamento dei centri che ospitano le persone affette dai disturbi della demenza sono stati messi in luce dalle testimonianze portate sia da Pace che da Dambrosio e Plati. I loro interventi hanno evidenziato, in particolare, le difficoltà, spesso di natura burocratica che, a volte, condizionano negativamente i rapporti che intercorrono tra le strutture volte, quotidianamente, a prendersi cura dei pazienti e alcuni enti istituzionali deputati a garantire l’erogazione dei fondi economici, necessari al loro funzionamento. Infine, i tre relatori hanno osservato come sia indispensabile rapportarsi alle persone affette da demenza con modi gentili e affettuosi, al fine di stabilire con loro un rapporto di empatia, fondato sulla capacità di ascoltare, di comprendere e di calarsi nel loro stato d’animo.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375