MIGLIONICO.
Col solo voto favorevole del gruppo di maggioranza (Miglionico
in comune) che sostiene il sindaco Francesco Comanda, il
Consiglio comunale ha approvato il regolamento che disciplina la
concessione d’uso del centro comunale polivalente attrezzato,
denominato “D’Amoroso Foco” (ex sede della scuola media),
ubicato in via Dante, a pochi metri di distanza dalla sede
municipale. Voto contrario da parte dei tre consiglieri comunali
di minoranza, Antonio Digioia del M5S, Giuseppe Dalessandro e
Vito Rago di Esperienza e Futuro per Miglionico. La struttura
sarà utilizzata quale sede per ospitare iniziative culturali,
sociali, ricreative ed aggregative. “Ogni altra destinazione
d’uso – si legge nel regolamento – è esclusa”. Quindi, si
precisa che lo stabile potrà essere concesso ad “associazioni,
comitati, fondazioni senza fini di lucro operanti sul territorio
miglionichese. Ed anche ad altri organismi non profit, ad
associazioni sportive, a gruppi di cittadini per svolgervi
iniziative concertate con l’Amministrazione comunale, escluso
ogni fine commerciale e di lucro”. Nel testo, inoltre, si
precisa che “l’utilizzo gratuito della struttura è concesso a
titolo gratuito sia per la realizzazione di attività promosse in
collaborazione col Comune sia per lo svolgimento di attività
istituzionali e di interesse per la comunità”. Lo stabile, ad
ogni modo, potrà essere richiesto anche a pagamento, versando
nelle casse comunali delle tariffe che saranno “determinate
annualmente dalla Giunta comunale”. Viene precisato pure che per
le “iniziative pubbliche inerenti le campagne elettorali nei
periodi stabiliti dalle leggi in materia, la tariffa del canone
sarà ridotta del 10 per cento”. Infine, viene puntualizzato che
la “struttura può essere concessa a titolo gratuito per gli
istituti scolastici aventi sede sul territorio comunale”. Da
parte loro, i consiglieri comunali di minoranza, nel motivare il
loro voto contrario all’approvazione del regolamento per
l’utilizzo dello stabile hanno precisato che il documento “è
incompleto, carente nella descrizione della struttura e del
piano tariffario applicabile per l’utilizzo dei singoli ambienti
dell’edificio”. |