Strade cittadine sporche di escrementi di cani

MIGLIONICO. A spasso con il cane. Un’azione probabilmente rilassante. Porta gioia. Forse, spensieratezza. Ma implica anche delle responsabilità. E dei doveri da osservare. Tra quest’ultimi, certamente, va annoverato quello di rispettare la legge in merito ai bisogni dell’animale, i quali non possono assolutamente essere lasciati per strada. A riguardo, la disposizione di legge contenuta dell’Ordinanza ministeriale, emanata per garantire la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressività dei cani, afferma esplicitamente il seguente principio: “Chiunque conduca un cane nelle aree urbane (vie, piazze, giardini pubblici, eccetera) ha l’obbligo di raccogliere i bisogni dell’animale, abbandonati per strada”. Un dovere che richiede senso civico. Ma che non sembra essere molto diffuso all’interno della comunità miglionichese. Considerato che sono parecchie le strade cittadine sporche per gli escrementi dei cani. Non solo di quelli randagi. Da qui le proteste contro i comportamenti nei confronti di quei cittadini che si sottraggono all’obbligo di usare la paletta e i sacchetti per eliminare dai marciapiedi delle strade urbane gli escrementi dei cani. “Ogni mattina – osserva un netturbino in servizio in paese – sono alle prese col problema di pulire le strade dalle feci dei cani. In particolare, sono i percorsi pedonali ad essere coperti da un’enorme quantità di sporcizia”. Circostanza, quest’ultima, che induce a ipotizzare che siano proprio i cani non randagi a sporcare le strade. Ne derivano i disagi, perché è fastidioso per i passanti incorrere nei bisogni dei cani. “Tutti i rioni, più o meno, denotano questa sgradevole situazione – aggiunge l’operatore ecologico che preferisce conservare l’anonimato – ma i quartieri più sporchi sono soprattutto due: sono quelli di San Nicola e di Sant’Angelo”. Chinarsi e raccogliere gli escrementi del proprio cane è un dovere civico di ogni buon cittadino. Tuttavia, in paese, sembrano essere in pochi ad adempiere a tale dovere. Da qui l’esigenza che venga emanata, da parte del sindaco Francesco Comanda, un’apposita ordinanza che costituisca un vero e proprio codice di comportamento per i proprietari dei cani, al fine di preservare un maggiore decoro urbano. Bisognerebbe promuovere una campagna di sensibilizzazione e di educazione civica. E sanzionare i comportamenti scorretti. Il Comune, ad esempio, potrebbe prevedere persino l’erogazione di una multa per il mancato possesso del kit da parte del proprietario del cane. Chi lascia i bisogni del cane per terra non esprime soltanto un comportamento irrispettoso, ma compie anche un reato, quello di causare imbrattamento e deturpamento dell’area urbana. Si è in presenza non solo di un problema estetico e di decoro urbano. A preoccupare c’è anche l’aspetto dell’igiene. Perché sussiste il rischio di essere contagiati da malattie infettive. La libertà di un cittadino non può configurarsi come libero arbitrio: finisce dove comincia quella degli altri.

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375