GIACOMO AMATI

31 Gennaio 2018

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Una poesia di Nunzia Dimarsico inserita nell'antologia "Tra un fiore colto e l'altro donato"

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MIGLIONICO. Che dolcezza! Pervade l’anima. E’ la dolcezza il tratto distintivo della poesia (senza titolo) che, scritta dalla poetessa miglionichese Nunzia Dimarsico (53 anni), ormai, vera e propria “ambasciatrice” della poesia “Made in Miglionico”, è stata selezionata da un’apposita giuria attraverso un concorso di poesie a carattere nazionale ed inserita nell’antologia “Tra un fiore colto e l’altro donato”, ed. Aletti, Guidonia (Roma, 2018), con prefazione del poeta, attore e regista milanese Alessandro Quasimodo (79 anni), figlio del celebre poeta siciliano Salvatore Quasimodo (Modica, 20 agosto 1901 – Napoli, 14 giugno 1968), esponente di spicco dell’Ermetismo (corrente letteraria del Novecento che produce una poesia chiusa, difficile da interpretare, perché volutamente complessa). Il libro raccoglie 171 liriche di vari autori, per complessive 188 pagine. Quella firmata da Dimarsico è costituita da un’unica strofa e si compone di 25 versi. Esprime un intenso, coinvolgente e seducente messaggio d’amore. E’ un inno all’amore. Trasmette un soave sentimento di tenerezza e commozione. E’ un canto d’amore: comunica l’idea dell’amore maturo che dice: ho bisogno di te perché ti amo. In particolare, la lirica è pervasa da due forme primarie d’amore: la prima denota una visione romantica dell’amore: è volta ad idealizzare la persona amata; la seconda, invece, sembra andare oltre la dimensione spirituale per assumerne anche una sensuale. L’autrice scruta se stessa, mette a nudo la sua vita interiore, “guarda” negli occhi dei suoi lettori e dice: tutti abbiamo bisogno dell’amore dell’altro: ci aiuta ad uscire dal buio della solitudine. Ci fa vedere la luce. E’ nell’amore, con l’amore che l’uomo si migliora. Il senso profondo di questa poesia, quindi, va colto nel suo intrinseco messaggio: solo l’amore può migliorare la qualità della vita dell’uomo. La più grande gioia della vita deriva dalla consapevolezza di essere soggetto e oggetto d’amore.

Ho bisogno… amore
del tuo respiro quando si specchia
nel mio verbo che tace
 e dei tuoi occhi… in un coraggio
che non leggi nei miei giorni indifesi.
Ho bisogno… delle tue mani
quando stringono un calice ebbro
quello a cui vorrei bere
per diradare le malizie risorte.
Ho bisogno… amore
del tuo riso che inganna la sorte
e del tuo incedere certo
a fianco al mio passo che è falso.
Ho bisogno di te
e di quello che vedo nella luce di un sogno
per continuare a sperare
in un tempo garbato
e a suonare la cetra del cuore
anche nelle albe confuse alla notte!
… Ho bisogno… amore
di quel colore che risuona
come un riverbero di stelle
per continuare con l’anima
a migrare nella fragranza
delle tue labbra insondabili!
Nunzia Dimarsico

 

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