GIACOMO AMATI

9 Dicembre 2017

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E' guerra tra il Comune e il M5S sulla Tari

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MIGLIONICO. Questione Tari (Tassa sui rifiuti). E’ “guerra” tra il locale gruppo consiliare di minoranza del M5S e il Comune. La “scintilla” che l’ha innescata riguarda l’applicazione della tariffa variabile applicata alle pertinenze (garage, cantine, soffitte) delle utenze domestiche. Secondo il parere dei consiglieri comunali pentastellati il “Comune di Miglionico l’ha erroneamente e illegittimamente applicata negli anni 2013 (Tares) e 2014-2017 (Tari)”. Giova precisare che la Tari è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Si compone di una parte fissa ed una variabile. Quest’ultima, “va considerata una sola volta – si legge in un comunicato a firma del gruppo consiliare del M5S inviato al sindaco Angelo Buono (Pd) – mentre l’Amministrazione comunale ha deciso arbitrariamente che ai magazzini, depositi e box, costituenti catastalmente singole unità immobiliari, di pertinenza dell’abitazione principale, si applica la tariffa relativa alle famiglie di 1 componente a prescindere dal numero di componenti dei nuclei familiari occupanti l’immobile”. Ne discende che “secondo la nostra Amministrazione, le cantine, i garage e le soffitte delle nostre abitazioni sono tutte occupate da un componente aggiuntivo immaginario. Quindi, paradossalmente, una famiglia di tre componenti si ritrova a pagare per quattro e così via”. In definitiva, secondo il M5S, il Comune dovrebbe provvedere a rimborsare i cittadini miglionichesi per aver pagato, per quattro anni, più del dovuto, la tassa sui rifiuti. Da parte sua, in merito a tale questione, il sindaco Buono precisa quattro aspetti essenziali. Primo: “Se questo problema esiste veramente, sarà necessario rifare i calcoli da capo”. Secondo: “Il Comune non ha incassato indebitamente nessuna somma aggiuntiva rispetto a quella prevista”. Terzo: “La questione riguarda più che altro una ridistribuzione della tassa tra i cittadini”. Quarto: “Negli anni passati, i calcoli fatti dal Comune non sono mai stati contestati da alcun ente istituzionale”.

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