MIGLIONICO.
Arguto e profondo. Due aggettivi per
“fotografare” le numerose peculiarità del
libro “A Disabilandia si tromba”, ed.
Sperling & Kupfer, di Marina Cuollo. Il
volume, con prefazione di Mara Maionchi, è
stato presentato dal prof miglionichese
Domenico Perrone nel corso di un
incontro-dibattito che, nei giorni scorsi,
presente l’autrice, s’è svolto
nell’auditorium del Castello del
Malconsiglio, col patrocinio del Comune e
della locale Pro Loco. Presenti, tra gli
altri, il sindaco Angelo Buono, le
educatrici Margherita Lopergolo, Eleonora
Centonze, il dott. Rino Finamore e la
dottoressa Paola Palumbo che hanno
partecipato al dibattito. “Al centro del
saggio – ha precisato il relatore – ci sono
i temi delle discriminazioni e dei
pregiudizi legati al mondo della disabilità
fisica”. Il punto di osservazione della
scrittrice napoletana, 36 anni, di
professione biologa e grafica pubblicitaria,
disabile con sindrome genetica di “Melnick
Needles che colpisce l’apparato scheletrico
del corpo umano, è la sedia a rotelle:
Cuollo, che di notte dorme abbracciata a un
ventilatore polmonare, scruta la società
d’oggi, ascolta e racconta con ironia
situazioni, comportamenti e battute del
“normodotato medio”, ritratto quando si
relaziona con gli altri. L’autrice “vede e
ascolta cose sulla disabilità impossibili da
immaginare per idiozia e insensibilità –
sottolinea Perrone – e strappa tutte le
etichette che spesso incolliamo su ciò che
ci spaventa o che non conosciamo”. Il libro
ha l’obiettivo di “rompere gli schemi e
sconfiggere molti dei clichè e dei
pregiudizi sulla disabilità”. E’ un
“manifesto” sulla condizione della
disabilità fisica. “Si parla di tutti in
questo libro – scrive Mara Maionchi nella
sua prefazione – dei normodotati e degli
handicappati (non si dice), ma soprattutto
dei deficienti e degli intelligenti, degli
immaturi… della vita”. |