MIGLIONICO.
Vola come un aquilone. Oltre i confini
regionali. La poesia di Nunzia Dimarsico
scopre la ribalta nazionale. Tre liriche
firmate dalla talentuosa poetessa
miglionichese, 52 anni, sono state
pubblicate nell’antologia poetica
“M’illumino d’immenso”, ed. “Pagine”, Roma.
Il volume, 228 pagine, raccoglie alcune
liriche di 53 poeti italiani. Quelle scritte
da Dimarsico si intitolano: “Andare oltre…”,
“Isteria di un vuoto”, “Giovane oblio”. Al
centro di questi tre componimenti poetici
spiccano i temi della solitudine,
dell’incomunicabilità e dell’amore. Sono
versi palpitanti, senza tempo che fanno
riflettere e battere il cuore dei lettori.
Tre poesie che sembrano dei dipinti:
trasmettono emozioni forti. Sono un antidoto
a certi mali della società d’oggi. Tre
aspetti che in questi versi sembrano
interagire fino a diventare quasi un tutt’uno.
Solitudine ed incomunicabilità, entrambi
motivi di alienazione esistenziale, possono
essere contrastati grazie al valore
universale dell’amore che è accoglienza,
dedizione, protezione, abbraccio dell’altro.
“L’amore – dice la poetessa – è sinonimo
dell’accettare il prossimo per averne cura”.
L’amore è la forza che aggrega, riconcilia,
rassicura, sorregge e trae a sé chi ha
bisogno d’aiuto. Per la poetessa
miglionichese amare significa “comunicare,
confortare e fidarsi ciecamente dell’altro”.
Ancora, vuole dire “esprimere solidarietà,
offrire soccorso e comprensione”. L’amore,
quindi, è l’ancora di salvezza di fronte ai
supplizi della solitudine e
dell’incomunicabilità. L’uomo è chiamato a
vincere quelli che sono i suoi malesseri,
vivendo in modo autentico, senza rifugiarsi
dietro le “maschere”, senza indossare
maschere per adattarsi alla società. La
metafora della maschera esprime un
messaggio: dice che quando l’uomo si
nasconde dietro di essa, in realtà, vuole
crearsi uno scudo, vuole difendersi per non
far conosce la propria personalità. La
machera, però, è una mistificazione, è un
simbolo alienante, indice di
spersonalizzazione. Per la poetessa, invece,
l’uomo deve identificarsi col suo essere e
non col suo apparire. Per farlo, la strada
maestra da seguire è rappresentata dal
valore dell’amore: l’uomo deve vivere non in
modo banale, ma nella dimensione più
autentica, nello spirito della fratellanza,
amando il prossimo. |