GIACOMO AMATI

18 Ottobre 2017

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Se ne è andato Emanuele Ricciardi

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MIGLIONICO. “Se n’è andato Emanuele Ricciardi, il “custode” del dialetto materano”. “M’A’ Parlè Mattarràs” diceva a tutti, coltivando questo sogno nella città. Maestro per una vita. Maestro tra i banchi di scuola, fin quando ha insegnato. Maestro anche negli anni della pensione. Lui, Emanuele Ricciardi, s’o Manual Ricciord, come amava presentarsi, materano nel più profondo dell’anima, sapeva coniugare tradizione e innovazione. “Affacciatevi alla finestra e descrivete dieci cose che vedete”, esortava i suoi alunni nell’edificio della scuola elementare “Padre Giovanni Minozzi”, per stimolare il loro spirito di osservazione. E spesso si esprimeva in dialetto materano per rafforzare il legame con Matera e per trasmettere ai bambini un senso di identità. “M’à parlè matarras”, era il suo motto. La lingua degli antichi abitanti dei Sassi. L’altro suo grande amore era la poesia. Ieri (lunedì 16 ottobre 2017) il cuore dell’ultranovantenne cantore del dialetto materano si è fermato. La salma di Ricciardi è vegliata nella sala Asfodelo, in via Passarelli. I funerali saranno celebrati domani, alle 15, nella chiesa di San Giovanni Battista. (Fonte - La Gazzetta Del Mezzogiorno del 17 ottobre 2017).

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