MIGLIONICO.
Prime gioie e dolori per il Miglionico. I
due sentimenti si sono mescolati nella
partita casalinga contro l’Anzi. Il
risultato finale ha sancito per la squadra
di mister Michele Paterino una beffarda
sconfitta (1-2), a conclusione di una gara
generosa. Tra le prime “va annoverata – dice
il presidente Mimmo Grande - la buona
prestazione espressa dalla squadra fino a
quando è stata sorretta dalla giusta
condizione fisica”. Tra le amarezze, invece,
va indicato il risultato finale negativo,
determinato da due fattori: il primo è
riconducibile alla discutibile decisione
dell’arbitro Boccarelli di Policoro in
occasione del secondo calcio di rigore
decretato a favore degli ospiti, conseguente
a un tocco di mano in area del pallone,
assolutamente involontario, da parte di
Tommaso Maino. Nella fattispecie il
regolamento dice che “il fallo di mano in
area è sanzionato col calcio di rigore solo
se implica un movimento volontario della
mano da parte del calciatore che lo
commette”. Nella circostanza, è stato il
pallone che, a seguito di un rimbalzo, ha
toccato la mano dell’atleta miglionichese.
Ma a propiziare la vittoria degli ospiti ha
contribuito anche il calo atletico dei
miglionichesi nel finale di partita. Tra gli
altri aspetti positivi che hanno
caratterizzato la gara del Miglionico è
opportuno indicare la prestazione di due
giocatori di spicco: la prima, quella del
centrocampista materano Pasquale Moliterni
(30 anni, con trascorsi in serie C col
Bellaria) che ha firmato il gol del
vantaggio dei miglionichesi (34’ pt.) con un
siluro su calcio di punizione; la seconda, è
riferita all’abilità tecnica del portiere
Raffaele Martino (28 anni, di Santeramo),
bravo a neutralizzato il primo calcio di
rigore (ineccepibile) assegnato all’Anzi.
Due atleti che hanno le potenzialità per
svolgere un ruolo da leader e far crescere
la squadra. Giacomo Amati |