MIGLIONICO.
“La Basilicata prosciugata. Gli effetti
della siccità. Mancano all’appello quasi 180
milioni di metri cubi d’acqua rispetto al
2016”. Contraccolpi: da quasi un mese nel
Metapontino l’acqua per irrigare i campi
viene fornita a giorni alterni. Inevitabili
i disagi. L’Acquedotto lucano avvia la
campagna: “Non c’è acqua da perdere” e
coinvolge i Comuni. “Nel 2016 nelle dighe
lucane vi erano 458.969.350 metri cubi di
acqua – scrive Piero Miolla su La Gazzetta
Del Mezzogiorno del 22 luglio 2017 – quest’anno,
invece, ce ne sono 276.061.717. Come mai?
Certamente a causa della minore quantità di
pioggia scesa dal cielo. E così, la
Basilicata, regione storicamente ricca di
acqua, è tornata a soffrire”. Anche perché
la nostra Regione fornisce una certa
quantità di acqua alla Puglia e in parte
anche alla Calabria. Soffre l’agricoltura
del Metapontino, la zona definita la
“California del Sud”. Tutte le dighe della
Regione hanno meno acqua: sia l’invaso più
capiente, quello di “Monte Cotugno”, a
Senise, (482 milioni di metri cubi), sia la
diga del “Pertusillo” (Val d’Agri), che ha
una portata massima di 142 milioni di metri
cubi. E meno acqua c’è pure nella diga di
San Giuliano (Miglionico) che ha una portata
massima di acqua di circa 73 milioni di
metri cubi. Identica, purtroppo, è la
situazione nelle altre tre dighe della
Regione: “La Camastra”, il “Basentello” e “Gannano”.
Tutte realizzate negli anni Cinquanta e
Sessanta. Giacomo Amati |