MIGLIONICO.
La lotta all’abbandono precoce dei percorsi
di istruzione, formazione ed educazione è il
tema di fondo al centro del progetto
pedagogico denominato “Una Scuola in.Form.A”,
approvato nei giorni scorsi da sei
istituzioni scolastiche del Materano: si
tratta dell’istituto comprensivo “Don Donato
Gallucci” di Miglionico, dell’istituto
comprensivo “Arcangelo Il Vento” di Grassano,
dall’istituto comprensivo “Raffaello Delle
Nocche”, di quello di istruzione superiore
“Carlo Levi”, entrambi di Tricarico,
dell’istituto comprensivo “Rocco Montano” e
di quello di istruzione superiore “Felice
Alderisio” di Stigliano. In pratica, tra le
sei istituzioni scolastiche, che potranno
contare sulla collaborazione del centro
psico-pedagogico “Il Grillo Parlante” di
Grassano, è stato sottoscritto un “accordo
di rete”, cioè un sistema assiduo di
collaborazione, che avrà l’obiettivo di
identificare le soluzioni e le azioni
pedagogiche, coerenti con le esigenze
sociali e i bisogni del territorio, da
attuare al fine di contrastare al meglio il
fenomeno della dispersione scolastica.
“Siamo di fronte a un fenomeno articolato
che si presenta come un processo complesso –
spiega la dirigente scolastica Elena Labbate,
da due anni alla guida dell’istituto
comprensivo miglionichese – un fenomeno che
rappresenta un aspetto cruciale del sistema
educativo. Il nostro accordo di rete ha lo
scopo di soddisfare il comune interesse alla
progettazione di percorsi didattici
finalizzati alla concretizzazione
dell’inclusione degli alunni diversamente
abili ed alla realizzazione delle migliori
strategie per il successo formativo di ogni
studente. A tal fine, saranno elaborati
percorsi formativi e laboratoriali nel
contesto scuola che mirino alla
sensibilizzazione e al riconoscimento delle
diversità”. Va precisato, inoltre, che le
sei scuole aderenti alla rete ospiteranno
uno “sportello di ascolto psicologico” volto
a favorire al massimo le condizioni di
“benessere psicologico” degli alunni. In
definitiva, il fine che si vuole perseguire
è quello di avere una scuola che sia capace
di “dare di più a chi ha di meno”, per dirla
con Don Lorenzo Milani. E che sia in grado
di combattere le disuguaglianze, garantendo
il successo scolastico a tutti gli studenti.
Ovvero, un’effettiva uguaglianza formativa.
Si vuole lavorare, quindi, su due fronti: il
primo si dispiega nell’azione di contrastare
la dispersione scolastica che spesso è causa
di piaghe sociali come il bullismo ed altre
condotte sociali devianti; il secondo,
invece, è riconducibile all’idea di dare
vita ad una scuola “inclusiva”, capace di
combattere una vita scolastica vissuta ai
margini e che sia in grado di “vivere e
insegnare a convivere con le differenze”. La
diversità, in tutte le sue forme, va
considerata una risorsa, una ricchezza e non
un limite. Il valore dell’uguaglianza si
fonda sul principio del rispetto della
diversità. “Niente è più ingiusto che fare
parti uguali fra disuguali”, diceva don
Lorenzo Milani nella sua celebre opera
“Lettera a una professoressa”.
Giacomo Amati |