Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

12 Luglio 2017

Home

Index stampa locale e nazionale

Stampa pagina

L'età di una persona appare sempre più relativa
 

MIGLIONICO. “Quando si smette di essere giovani? E quando si diventa vecchi? L’età di una persona appare sempre più relativa. Moda e cosmesi possono renderla indecifrabile; il progresso medico cerca di rallentarla; il mercato del lavoro finge di ignorarla. Ma alcune certezze rimangono. Vediamo quali”. Più di quindici, meno di trenta. Questa è la fascia d’età in cui si è giovani secondo “Eurostat, l’ufficio statistico dell’Ue (Unione europea). Prima si è bambini e ragazzi. Dopo si viene classificati come adulti. La giovinezza finisce a 35 anni. La bellezza, diceva Shakespeare, dipende dagli occhi di chi guarda. “Oggi -scrive Maurizio Ferrara su Sette, settimanale del Corriere della Sera, n. 27 del 6/luglio/ 2017 – è così anche per l’età: una questione di percezioni e sensazioni. Abiti e cosmetici possono rendere il nostro aspetto9 indecifrabile dal punto di vista anagrafico. Il progresso medico ha rallentato l’invecchiamento biologico”. Secondo i sociologi, la giovinezza ha due tratti distintivi. Primo, il desiderio di sperimentare, di mettersi in gioco, di costruire la propria identità. Secondo, c’è poi la graduale assunzione di responsabilità: si inizia a lavorare e a guadagnare, ad avere relazioni stabili di coppia e arrivano i figli. Due processi per loro natura fluidi e spesso conflittuali. Affermare se stessi significa opporsi ai genitori. L’età di 65 anni rappresenta la soglia convenzionale dell’età anziana. In Italia, oggi, ci sono 17 mila centenari, cittadini che hanno superato il secolo. Nell’anno 1922, erano appena 51. Si calcola che fra 30 anni, i centenari saranno 157 mila. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375