MIGLIONICO.
“Papa Francesco critica le pensioni d’oro”.
Gli ammonimenti del Pontefice durante
l’udienza ai delegati della Cisl. “Le
pensioni d’oro sono un’offesa al lavoro non
meno grave delle pensioni troppo povere,
perché fanno sì che le diseguaglianze del
tempo del lavoro diventino perenni”. Parola
del Santo Padre che esalta il valore del
lavoro, ma ne evidenzia le storture e
sollecita l’urgenza di un nuovo patto
sociale che permetta una sorta di staffetta
generazionale tra anziani e giovani. “E’ una
società stolta e miope quella che costringe
gli anziani a lavorare troppo a lungo e
obbliga un’intera generazione di giovani a
non lavorare. Quest’ultimi dovrebbero farlo
per loro e per tutti”. Persona e lavoro sono
due parole che possono e devono stare
insieme: la persona fiorisce nel lavoro. Nel
mondo ci sono ancora troppi bambini e
ragazzi che lavorano e non studiano: lo
studio è il solo lavoro buono dei bambini e
dei ragazzi. I giovani hanno il
diritto-dovere di lavorare. Bisogna trovare
un punto di equilibrio. Sul tema s’è detto
d’accordo il ministro Giuliano Poletti che
difende le politiche del Governo a partire
dal progetto “Ape sociale” e volontaria, con
cui spiega “abbiamo cercato di introdurre un
elemento di flessibilità per aiutare una
parte delle persone ad arrivare prima al
pensionamento”. (Fonte – La Gazzetta Del
Mezzogiorno del 29 giugno 2017). Giacomo
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