Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

21 GIUGNO 2017

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MIGLIONICO
Le pecore come allarme per le scosse di terremoto
 

MIGLIONICO. “Lo scienziato che usa le pecore come allarme per le scosse del terremoto”. Macerata, lo studio del biologo tedesco: gli animali sentono sei ore prima, l’ho scoperto con dei sensori. Pecore, cani, gatti e galline possono prevedere i terremoti? Sì, secondo il monitoraggio che un biologo tedesco, Martin Wikelski, ha condotto in un’azienda agricola a Pieve Torina, borgo paradisiaco sui monti Sibillini nel Maceratese dove le scosse che hanno martoriato il Centro Italia, a partire dallo scorso 24 agosto 2016, si sono fatte sentire con ferocia. “Case nuove sbriciolate, vecchi casali crollati. Inagibili tante abitazioni. Un caso, l’incontro tra gli abitanti della zona e lo scienziato. Il biologo – scrive Alessandro Fulloni sul Corriere della Sera del 20 giugno 2017 - si era smarrito e cercava un luogo dove condurre un esperimento scientifico: animali che prevedono i terremoti”. Conclusione: per sei mesi il biologo tedesco è rimasto in zona, controllando sui computer ciò che trasmettevano sensori, alimentati con piccoli pannelli solari applicati su conigli, pecore, mucche, tacchini, polli e cani. Il sistema ha registrato ogni istante degli animali. Le conclusioni sono per ora top secret. Ma Wikelski ha lasciato filtrare una piccola certezza: nella fattoria, cinque o sei ore prima delle scosse, qualcosa è stato percepito. I più ricettivi sono stati i cani pastore e poi le pecore.  Giacomo Amati

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