MIGLIONICO.
Il Papa: l’egoismo genera i populismi. Papa Francesco accoglie i
capi di Stato per i 60 anni dei Trattati: “Basta muri – dice il
Santo Padre – bisogna recuperare la speranza”. L’Europa non è un
insieme di regole da osservare, non è un prontuario di
protocolli e procedure da seguire. In occasione dei 60 anni
dell’Unione Europea, papa Francesco lancia il suo monito. Ma
anche un messaggio di incoraggiamento: “L’Europa davanti a sé
non ha solo una inevitabile vecchiaia, ma la possibilità di una
nuova giovinezza. E la speranza la può ritrovare nella
solidarietà che è anche l’antidoto ai nuovi populismi che
fioriscono proprio sull’egoismo. Quest’ultimo aspetto dell’animo
dell’uomo non consente di superare la limitatezza dei propri
pensieri e non permette di guardare oltre. “Sono bellissime le
parole di papa Francesco – scrive Virginia Piccolillo sul
Corriere della Sera – rivolte ai 27 capi di Stato e di governo,
arrivati a Roma per rinnovare gli intenti dei Trattati del 1957.
Un richiamo a ritrovare i valori dei Padri fondatori, come
Alcide De Gasperi. All’origine della civiltà europea si trova il
cristianesimo, senza il quale i valori occidentali di dignità,
libertà e giustizia risultano per lo più incomprensibili”. Va
ricordato che l’Europa è nata sulle ferite della seconda guerra
mondiale, in un mondo che conosceva bene il dramma di muri e
divisioni. Bisogna superare i pericoli del nostro tempo: a
partire dalla lunga colonna di donne, uomini e bambini, in fuga
da guerra e povertà, che chiedono solo la possibilità di un
avvenire per sé e per i propri cari. “Bisogna puntare sull’uomo,
non solo sull’economia”. E il premier Paolo Gentiloni dice:
“Siamo l’Europa dell’Umanesimo, del Rinascimento,
dell’Illuminismo e della ragione come idea fondativa dello
sviluppo umano”. Giacomo Amati
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