MIGLIONICO.
Amara sconfitta (3-2), la seconda di seguito, per il Miglionico
che, nella sfida in trasferta contro il forte Oraziana Venosa,
ha pagato a caro prezzo un paio di disattenzioni difensive. E
così per la squadra di mister Nicola Armento la partita contro i
venosini è stata come scalare una montagna invalicabile. In
pratica, il Venosa ha confermato di costituire un fortino
invalicabile di fronte al pubblico amico: nelle 13 gare che vi
ha disputato non ha mai perso, collezionando 8 vittorie e 5
pareggi. Al Miglionico non è bastato neppure il gol del
vantaggio iniziale e la superlativa prova espressa dal
cannoniere materano Daniele Montemurro, nella circostanza,
autore di due strepitosi gol (5’ pt. e 41’ st.) per ottenere un
risultato positivo. La squadra bianco-verde era scesa in campo
con l’obiettivo di migliorare la sua classifica, per mantenersi
a debita distanza dalla “zona rossa” dei playout. Ma ha compiuto
un passo falso: è inciampata in una sconfitta causata da un paio
di imperdonabili errori commessi in fase difensiva. Il gol
iniziale siglato dal bomber Montemurro (autore di 224 reti in
carriera), quindi, s’è rivelato solo un’illusione, purtroppo. E
non è stato è decisivo neppure il secondo, quello firmato dal
bomber materano nei minuti finali del match, peraltro con un
“assolo” da applausi. La delusione per come è maturata la
sconfitta nelle parole del presidente Mimmo Grande che fa
autocritica: “La partita – dice - era iniziata bene, dopo il
minuto di raccoglimento in memoria della morte di Domenico
Grieco (Mimì il barbiere), “bandiera” del calcio miglionichese,
avvenuta giovedì scorso – con il bel gol del vantaggio messo a
segno da Montemurro. Poi, però, ci sono state fatali alcune
incertezze commesse dalla retroguardia nei minuti successivi”.
Giacomo Amati |