Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

8.03.2017

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MIGLIONICO
Continua la rassegna del periodico culturale 7M

MIGLIONICO. Continua la suggestiva rassegna degli articoli del periodico culturale “7M”, edito dall’omonimo circolo culturale, fondato e diretto dal compianto prof. Mariano Montemurro. Prosegue in esclusiva su “Miglionicoweb”, la fantastica “Biblioteca” della storia di Miglionico, creata il 10 luglio del 1999 (circa 18 anni fa) dal prof. Antonio Labriola. La raccolta degli articoli è sapientemente curata dal carissimo Mimmo Sarli che, nella sua abitazione di Roma, ove risiede, conserva tutti i numeri del primo anno di pubblicazione, quelli del 1969. Gli articoli pubblicati oggi, mercoledì, 8 marzo 2017, sono cinque. Eccone i titoli e gli autori: “Non ti scordar di me” di Mimmo Guida (il gioielliere), “Condizioni agricole della Lucania” del prof. Domenico Palma, “Miglionico fu il primo paese ad insorgere contro i Borboni” dello storico miglionichese Saverio Ribellino, “Comunicato associazione protezione crumiri” (senza firma) e “Lettera aperta ai crumiri della Pozzi” dello storico sindacalista della Cisl Vincenzo Finamore (attualmente residente a Ferrandina). Si tratta di articoli significativi, pieni di passione e che raccontano l’atmosfera di un’epoca, quella che si viveva nel nostro paese nel 1969, 48 anni fa, quasi mezzo secolo fa. Vale la pena leggerli sia per le suggestioni che trasmettono sia per le riflessioni che contengono. Tra quest’ultimi cinque articoli del periodico culturale “cult” dell’epoca, spicca, in modo particolare, per la sua carica di passione civile che trasmette, quello che parla dell’importanza dello sciopero, quale “arma” di pressione volta ad ottenere un miglioramento delle condizioni lavorative (tutela del diritto alla salute, della giusta retribuzione, eccetera) firmato da Vincenzo Finamore. Nella sua lettera aperta rivolta ai lavoratori della sua azienda, l’autore li esorta ad essere uniti nella rivendicazione di tali diritti, evitando di svolgere il ruolo del “crumiro”, termine che nel linguaggio sindacale aveva un’accezione negativa, perché indicava scarsa sensibilità nei confronti delle lotte operaie da attuare sempre con spirito cooperativistico e solidale. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375