MIGLIONICO.
Continua la suggestiva rassegna degli articoli del periodico
culturale “7M”, edito dall’omonimo circolo culturale, fondato e
diretto dal compianto prof. Mariano Montemurro. Prosegue in
esclusiva su “Miglionicoweb”, la fantastica “Biblioteca” della
storia di Miglionico, creata il 10 luglio del 1999 (circa 18
anni fa) dal prof. Antonio Labriola. La raccolta degli articoli
è sapientemente curata dal carissimo Mimmo Sarli che, nella sua
abitazione di Roma, ove risiede, conserva tutti i numeri del
primo anno di pubblicazione, quelli del 1969. Gli articoli
pubblicati oggi, mercoledì, 8 marzo 2017, sono cinque. Eccone i
titoli e gli autori: “Non ti scordar di me” di Mimmo Guida (il
gioielliere), “Condizioni agricole della Lucania” del prof.
Domenico Palma, “Miglionico fu il primo paese ad insorgere
contro i Borboni” dello storico miglionichese Saverio Ribellino,
“Comunicato associazione protezione crumiri” (senza firma) e
“Lettera aperta ai crumiri della Pozzi” dello storico
sindacalista della Cisl Vincenzo Finamore (attualmente residente
a Ferrandina). Si tratta di articoli significativi, pieni di
passione e che raccontano l’atmosfera di un’epoca, quella che si
viveva nel nostro paese nel 1969, 48 anni fa, quasi mezzo secolo
fa. Vale la pena leggerli sia per le suggestioni che trasmettono
sia per le riflessioni che contengono. Tra quest’ultimi cinque
articoli del periodico culturale “cult” dell’epoca, spicca, in
modo particolare, per la sua carica di passione civile che
trasmette, quello che parla dell’importanza dello sciopero,
quale “arma” di pressione volta ad ottenere un miglioramento
delle condizioni lavorative (tutela del diritto alla salute,
della giusta retribuzione, eccetera) firmato da Vincenzo
Finamore. Nella sua lettera aperta rivolta ai lavoratori della
sua azienda, l’autore li esorta ad essere uniti nella
rivendicazione di tali diritti, evitando di svolgere il ruolo
del “crumiro”, termine che nel linguaggio sindacale aveva
un’accezione negativa, perché indicava scarsa sensibilità nei
confronti delle lotte operaie da attuare sempre con spirito
cooperativistico e solidale. Giacomo
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