MIGLIONICO.
Tredici anni di promesse e inganni. Tito e Valbasento: 41
conferenze di servizio e nemmeno una zolla di terreno
bonificata. SOS Ambiente. Soltanto parole: la questione approda
per l’ennesima volta alla “Camera dei Deputati” con il
sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo (Pd) che risponde al
deputato lucano Cosimo Latronico. Le due aree di Tito
scalo e della Valbasento sono state dichiarate “zone di
interesse nazionale”, in attesa di essere bonificate. Ma in
entrambe le zone, l’azione di bonifica non è mai partita.
(Fonte, La Gazzetta Del Mezzogiorno dell’8 febbraio 2017).
Eppure, il 19 giugno del 2013 “è stato sottoscritto tra i
ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico e la Regione
Basilicata – scrive Piero Miolla – l’accordo programma per la
definizione degli interventi di messa in sicurezza e di bonifica
delle acque di falda e dei suoli nei siti di Tito e Val Basento,
per un costo totale di poco più di 23 milioni di euro e che è
stato individuato quale soggetto attuatore degli interventi la
Regione Basilicata”. In particolare, nella zona della Val
Basento risultato inquinati alcune zone dei territori che fanno
parte dei Comuni di Salandra, Grottole, Ferrandina, Pomarico e
Pisticci. Giacomo Amati |