MIGLIONICO.
“Un giovane su due è disoccupato”. Il mercato occupazionale in
Basilicata sta perdendo la sua parte più dinamica. Aumenta il
lavoro solo nella fascia d’età più anziana. Ma non sono posti
stabili. I numeri: nella nostra Regione la disoccupazione è al
12%. Quella giovanile arriva al 47%. Meno male che c’è la
famiglia d’origine a costituire un “ammortizzatore sociale”.
(Fonte, La Gazzetta Del Mezzogiorno del 2 febbraio 2017). In
pratica, i genitori sono obbligati a farsi carico delle esigenze
economiche dei figli non più giovani. E’ sbagliata la politica
del lavoro adottata? Ne consegue il fenomeno della “fuga dei
cervelli”. Emigrare è doloroso e dilaniante per chi parte, ma
anche per chi resta. Oggi come ieri. Servono nuove e più
funzionali politiche giovanili. “Servirebbe un nuovo patto
sociale – scrive Maria Pisani – tale da esprimere le energie
produttive del Paese e garantire al tempo stesso le fasce più
deboli. Va messa da parte la “cultura del lamento” e programmare
nuove strategie di investimento nei vari settori produttivi, al
fine di creare proficue opportunità di lavoro. Servono anche
corsi di formazione professionalizzanti. Con la nomina di Matera
a “Capitale europea della cultura 2019” si spera di poter creare
nuove opportunità di lavoro nel settore del turismo.
Giacomo Amati |