MIGLIONICO.
“Vita dura da bimbo prodigio”. Si chiama
Edoardo Cavallari, 7 anni, frequenta la
terza classe della scuola primaria. E’ un
genio, ma a scuola prende note e punizioni.
Si annoia e nessuno lo aiuta. “I compagno lo
prendono in giro, per loro è lo scienziato”,
dice la madre Alessia Pietrosanti al
“Corriere della Sera” (15 gennaio 2017). E’
un bambino iperdotato e da grande vuole fare
il “paleozoologo perché studiare i resti
degli animali antichi è utile per capire la
storia del mondo e anche il suo futuro”.
Edoardo è nato il 15 aprile del 2009, lo
stesso giorno di Leonardo da Vinci, con lo
stesso quoziente intellettivo di Albert
Einstein. Quando aveva un anno, prima ancora
di iniziare a parlare, aveva già imparato a
riconoscere tutte le lettere dell’alfabeto.
Il suo quoziente intellettivo è di 158. Il
quoziente d’intelligenza è un punteggio che
misura l’intelligenza e lo sviluppo
cognitivo di una persona. Secondo lo
psicologo francese Alfred Binet un “QI
normale varia tra gli 85 e i 115 punti. Solo
l1% delle persone al mondo registrano un QI
che va oltre i 135”. All’età di tre anni ha
voluto in regalo l’enciclopedia con tutti
gli animali del mondo e poi il dizionario
inglese, con i sinonimi e i contrari.
Possiede una memoria fenomenale. “A scuola
si annoia perché quello che sente lui lo sa
già – dice la madre – e allora si alza, si
agita e così viene punito, invece di essere
aiutato”. Tra i più grandi geni di sempre va
annoverato Wolfgang Amadeus Mozart che
iniziò a comporre prima di aver compiuto i
sei anni. Giacomo Amati |