Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

11.01.2017

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MIGLIONICO - Istituto scolastico comprensivo, “Don Donato Gallucci"
"Rischi da giocare", progetto pedagogico

MIGLIONICO. Il gioco d’azzardo e le scommesse. Tra quest’ultime, quelle più diffuse riguardano l’ambito sportivo. Il numero dei giocatori aumenta sempre di più sia per l’incremento dell’offerta dei giochi d’azzardo e sia per la facilità di accesso alle occasioni di azzardo. E il fenomeno, di certo, non risparmia la popolazione giovanile, al quanto vulnerabile. Il tema è stato al centro di un progetto pedagogico, “Rischi da giocare”, rivolto a circa novanta alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado del locale istituto scolastico comprensivo, “Don Donato Gallucci” diretto dalla dirigente scolastica Elena Labbate. In particolare, al progetto educativo, che è stato finanziato dal ministero del “Lavoro e Politiche sociali”, con finalità di contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo e di diffusione della cultura della prevenzione e della promozione della salute, hanno partecipato gli alunni delle scuole di Miglionico, Grottole e Pomarico. Le attività didattiche sono state a cura della locale associazione culturale “Omnia Mentis”, diretta dal dott. Rino Finamore che, nella fattispecie, s’è avvalso della collaborazione della dottoressa Angela Molinari, esperta nel trattamento delle ludopatie e del gioco d’azzardo patologico. “Il gioco d’azzardo patologico – spiega il dott. Finamore – è stato riconosciuto ufficialmente come patologia, un disturbo del comportamento che si configura come una forma di ossessione, di schiavitù, di dipendenza senza droga”. Poi, il responsabile del progetto educativo ne evidenzia gli obiettivi: “Sono stati quelli – dice – di aumentare la consapevolezza dei rischi per la salute connessi al gioco d’azzardo on-line e in presenza; di favorire l’acquisizione di corrette conoscenze circa la natura e il funzionamento dei diversi giochi; di promuovere la modifica di credenze erronee e convinzioni legate all’illusione di forme di pensiero magico”. Giacomo Amati

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