MIGLIONICO.
L’educazione viene giocando. E’ l’idea di fondo che caratterizza
il progetto pedagogico denominato “Riciclo in classe”, promosso
dal “Conai” (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo
degli imballaggi), in collaborazione con il “Corriere della
Sera”. Un percorso ludico-creativo messo gratuitamente a
disposizione degli alunni delle classi della scuola primaria:
promuove legalità e cittadinanza a partire da un tema pratico
qual è la corretta raccolta differenziata e il riciclo dei
rifiuti di imballaggio. Tre sono le tappe essenziali del
concorso educativo che premia le prime tre classificate tra le
classi partecipanti. (Per partecipare al concorso bisogna
prenotarsi, chiamando il seguente numero verde: 800333289,
attivo dal lunedì al venerdì, negli orari 9-13; 14-18. Oppure
collegarsi al sito: conai.org.it/scuola/riciclodiclasse.) Si
tratta di far imparare agli alunni che i “rifiuti valgono”,
scrive Antonella De Gregorio sul “Corriere della Sera”. Da qui
l’arte del riciclo che ha l’obiettivo di ridurre gli sprechi e
di contribuire a migliorare l’ambiente di vita. Trasformare
bottiglie di plastica e lattine, riutilizzare la carta porta a
un minor prelievo di materiale prime dall’ambiente, a ridurre il
volume degli scarti, a un risparmio in termini energetici e di
emissioni, a un minor ricorso alle discariche. In Italia oggi si
ricicla già il 45% dei rifiuti di provenienza domestica: non
siamo dunque troppo distanti dal traguardo fissato dalla
normativa europea, che chiede di arrivare al 50% entro il 2020 e
al 70% entro il 2030. Migliore è la situazione per quanto
riguarda gli imballaggi: tre su quattro di quelli immessi sul
mercato sono almeno parzialmente riciclati: otto milioni di
tonnellate di materiale tolto dalla discarica e reimmesso nel
ciclo produttivo. Giacomo Amati |