MIGLIONICO.
Metamorfosi Miglionico. Bello e vincente. Come nelle favole: da
“brutto anatroccolo” s’è trasformato in “cigno bellissimo”. Una
“fiaba”, quella del Miglionico, racchiusa nelle ultime quattro
partite del girone d’andata: sono state quelle della svolta,
quando la squadra di mister Nicola Armento ha dato il meglio di
sé, conquistando ben quattro vittorie di fila. Dopo che nelle
prime undici gare del campionato di Promozione aveva racimolato
appena tre pareggi (due in casa e uno in trasferta). A
conclusione del girone d’andata, i miglionichesi, con 15 punti,
si sono portati oltre la zona dei playout. Una “resurrezione”
determinata da quattro fattori fondamentali. Primo: il carisma
dell’allenatore che ha trasmesso alla sua squadra la capacità di
giocarsela con qualsiasi avversario, senza paura. Secondo:
l’esperienza dello staff dirigenziale che ha saputo correggere
in corsa d’opera la struttura della squadra con l’innesto di due
nuovi giocatori, dotati di esperienza e talento calcistico, Aron
Marco Decosmo (centrocampista) e Filippo Dilerma (attaccante),
entrambi pugliesi, di Altamura. Terzo: la crescita tecnica dei
giocatori più giovani, tra cui, spicca quella dell’eclettico
Pietro Carbone, nuovo “idolo” della tifoseria, dotato di
prerogative tecniche e atletiche da categoria superiore. Quarto:
la classe e l’esperienza del trequartista materano Angelo
Venezia e dell’intramontabile “bombardiere” Daniele Montemurro,
capocannoniere della squadra, autore di ben 221 gol in carriera.
La somma di questi quattro fattori ha fatto risplendere un
Miglionico nuovo, il cui obiettivo più significativo da
perseguire nel girone di ritorno è rappresentato dall’idea di
mettere da parte i panni del comprimario, per indossare quelli
del protagonista e mettere nel mirino una posizione di
classifica più tranquilla e soddisfacente.
Giacomo Amati |