Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

24.12.2016

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MIGLIONICO
"Lezioni" di storia risorgimentale miglionichese

MIGLIONICO. “Lezioni” di storia miglionichese. Riguardano l’insurrezione del popolo lucano, volta ad appoggiare la rivolta scoppiata nel Napoletano contro la dinastia borbonica, cioè dei “Borboni delle Due Sicilie (detta anche Borbone di Napoli), il cui fondatore fu Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna, cui poi successe, dal 1816 al 1825, Ferdinando I re di Napoli. La rievocazione della ribellione della Basilicata alla dinastia borbonica per offrire aiuto all’esercito dei Savoia ce la offre un suggestivo pannello in ceramica dell’artista materano Giuseppe Mitarotonda. L’opera d’arte, le cui dimensioni sono di 160 x 200 centimetri, è stata collocata sulla parete esterna della chiesa del Purgatorio, adiacente al campanile dell’orologio, in piazza Popolo. Il quadro che si compone di venti formelle “rievoca i preparativi della partenza di una sessantina di cittadini miglionichesi – spiega il sindaco Angelo Buono – alla volta di Potenza, per prendere parte all’insurrezione nel Napoletano, finalizzata alla caduta della dinastia borbonica”. In pratica, il pannello rappresenta il contributo offerto dai cittadini miglionichesi al processo di unificazione dell’Italia, la cui proclamazione risale al 17 marzo 1861. In definitiva, l’opera del ceramista Mitarotonda rievoca una pagina storica del Risorgimento italiano e meridionale. Secondo lo storico miglionichese, Gabriele Scarcia “Miglionico fu il primo paese lucano ad insorgere. Era l’anno 1860, quando nella notte tra il 14 e il 15 agosto, una colonna formata da circa 60 uomini, guidata dall’avvocato Giambattista Matera, dopo essersi radunata ed armatasi in piazza con solo 16 fucili, partì alla volta di Ferrandina e poi di Corleto Perticara per raggiungere Potenza. Le eroiche gesta di un pugno di miglionichesi, narrate nel libro dell’avv. Girolamo Guida, saranno ora ricordate grazie a questo capolavoro d’arte firmato da Giuseppe Mitarotonda”. Resta da sottolineare, infine, il dissenso espresso dal locale gruppo consiliare di minoranza del M5S relativamente alla collocazione del dipinto. Secondo il capogruppo “grillino” Antonio Digioia, il pannello “poteva essere collocato in un altro luogo, evitando di posizionarlo proprio nello stesso spazio ove prima stava il quadro della mappa di Miglionico, raffigurante la colomba, simbolo di pace”. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375