MIGLIONICO.
“Quel labirinto di grotte. La macchina del
tempo”. Una città sotto la città riportata
alla luce in recinto XX Settembre, vicino
alla sede della Prefettura di Matera. Da una
porta anonima si accede a un mondo
inesplorato. Un lungo percorso che
attraversa i secoli. (Fonte La Gazzetta Del
Mezzogiorno del 7 dicembre 2016). “Una città
sotto la città – scrive Emilio Oliva – con
tanto di case, di strade, di ambienti
produttivi, di depositi, di cisterne, di
ipogei e forse anche luoghi di culto, sui
quali però bisognerà ancora indagare. La
millenaria Matera, la Matera sotterranea,
conosciuta solo in parte attraverso libri e
documenti di storia locale, non finisce mai
di stupire e rivela un’altra meraviglia
nascosta nelle sue viscere”. La scoperta è
stata fatta nelle scorse settimane durante i
lavori di recupero e di riqualificazione di
un immobile nel centro storico, a pochi
passi da piazza Vittorio Veneto e ha svelato
un’altra porzione della città antica. Le
hanno dato il nome di “Matera Sum”, giocando
con la traduzione latina di “sono Matera”.
Sono ambienti unici al mondo, in parte
costruiti, in parte scavati nella roccia
tufacea, perché documentano la complessa
stratificazione di Matera. Il percorso
sotterraneo, riportato alla luce dopo lo
sbancamento di oltre 3 mila metri cubi di
terra, si estende su una superficie di circa
1500 metri quadrati. Una scalinata consente
di accedere al livello originale della città
antica. Si racconta che durante la seconda
guerra mondiale abbia dato rifugio a
centinaia di materani che, al suono della
sirena, cercavano riparo dai bombardamenti.
In questi ambienti ci sono resti di cisterne
o depositi e probabilmente un antico forno
del pane. A breve, “Matera Sum” potrebbe
essere aperta al pubblico e in particolare
ai turisti per diventare “l’anticamera”
della città antica dei Sassi, patrimonio
Unesco. Giacomo
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