MIGLIONICO.
Censis: i soldi ci sono, ma sotto il materasso. L’Italia che
accumula ma non investe. “Ciò che salva l’Italia è rappresentato
da quattro fattori: il lusso, la filiera enogastronomica,
macchinari e risparmio delle famiglie”. E’ la situazione
dell’Italia fotografata dal 50esimo Rapporto sulla situazione
sociale del Paese. (Fonte La Gazzetta Del Mezzogiorno del 3
dicembre 2016). L’Italia dice il Censis (Istituto nazionale di
ricerca socioeconomica) “è un Paese ripiegato su se stesso, ma
che regge nonostante tutto, grazie a quattro pilastri: il lusso,
la filiera enogastronomica, i macchinari e le apparecchiature e
il risparmio delle famiglie. Ma a fronte di una vera e propria
bolla di liquidità, prevalentemente in nero, non si investe più:
si tengono i soldi sotto il materasso. Poi, la crisi delle
istituzioni ha portato a un grave scollamento tra potere
politico e corpo sociale, che oggi si guardano rancorosi e si
lanciano reciprocamente accuse di populismo. E il punto debole
della società è rappresentato dai giovani che si ritrovano oggi
più poveri dei loro nonni e non hanno aspettative nel futuro”.
Il 50esimo Rapporto è l’ultimo firmato da Giuseppe De Rita,
storico presidente dell’istituto, che oggi ha annunciato che
l’anno prossimo non sarà più lui a presentarlo. L’Italia è la
nazione con la più alta percentuale di giovani che non studiano
e non lavorano in Europa. “L’amore ai tempi di Internet è fatto
di coppie temporanee, reversibili, asimmetriche ma autentiche –
ci spiega il Censis – segnalando il boom delle coppie di fatto,
con un milione 200 mila libere unioni. Diminuisce il numero
delle coppie coniugate e, ancora di più, quello delle coppie
coniugate con figli. Ma non è l’unico cambiamento della nostra
società che registra una vera e propria rivoluzione nelle forme
di convivenza: ci sono infatti 4,8 milioni di single non vedovi
e 1,5 milioni di genitori soli. In pratica, siamo un Paese che
non riesce a guardare in avanti, ad avere fiducia nel futuro. I
ragazzi hanno un reddito del 26,5 per cento più basso rispetto
ai loro coetanei di 25 anni fa”. Ultima annotazione: in Italia
continuano a diminuire le nascite e diminuiscono anche i bambini
nati da coppie di stranieri. Giacomo
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