Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

1.12.2016

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MIGLIONICO
Alta tensione tra il sindaco Buono e il gruppo consiliare del M5S

MIGLIONICO. Clima di gelo e rapporti sempre più tesi e difficili, ad “alta tensione” tra il sindaco Angelo Buono (Pd) e il gruppo consiliare di minoranza del M5S. In questi giorni, poi, il loro“dialogo politico” è sconfinato, trasferendosi dall’aula consiliare in quella del Tribunale. A seguito di una querela firmata dai consiglieri comunali “grillini”, il primo cittadino miglionichese “è stato rinviato a giudizio per diffamazione” dalla Procura della Repubblica di Matera. La notizia è stata resa pubblica da un comunicato stampa, a firma del locale gruppo consiliare “penta stellato”. Nel testo si legge: “Condanniamo la politica delle menzogne. Un sindaco che diffama i propri cittadini non ci rappresenta”. I consiglieri comunali del M5S dopo aver informato i cittadini dell’assegnazione di un appalto al fratello del Sindaco, mettendone semplicemente in risalto l’aspetto etico della vicenda e l’inopportunità di tale affidamento, sono stati accusati dal Sindaco di diffondere tra i cittadini di Miglionico sfiducia nelle istituzioni e diffidenza verso i dipendenti comunali; di fare una politica di parte, non toccando gli interessi di amici e di avere conflitti di interessi all’interno dell’istituzione comunale”. Infine, la “licenza poetica” di considerare i consiglieri del M5S “i mandanti morali” di alcuni atti vandalici subiti dalla sua auto. Il tutto senza motivazione e giustificazione alcuna, ma al solo scopo di screditare i consiglieri e la loro legittima azione di opposizione politica”. Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Buono che sottolinea come il rinvio a giudizio sia un atto dovuto da parte della Procura in presenza di una querela presentata dallo stesso M5S. “Solo all’esito del giudizio del Tribunale – precisa il Sindaco – emergerà se io abbia effettivamente commesso diffamazione. La querela nasce da una mia risposta ad una serie di volantini a firma M5S. Io ho ritenuto di mantenere la discussione sul piano politico; il gruppo di minoranza, invece, l’ha portata nelle aule di giustizia. Attendo serenamente la valutazione del Tribunale”. Poi, il Sindaco rivendica anche per sé il diritto alla “libertà di espressione”. E precisa: “Ho il diritto di dire che il tono elevato tenuto in questi mesi dal locale M5S, in gran parte, è figlio di un rancore mal sopito per aver perso le elezioni amministrative del 2014? La mia coscienza è tranquilla e fiduciosa nella Giustizia”. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375