MIGLIONICO.
Carlo Acutis, genio del computer, sarà beato. Il ragazzo, morto
a 15 anni, faceva volontariato e creava algoritmi. Era nato il
13 maggio 1991 a Londra, dove i genitori si trovavano per
lavoro. (Fonte Corriere della Sera del 23 novembre 2016).
Potrebbe essere dichiarato santo, riconosciuto come “patrono di
Internet”. Il percorso è ancora lungo, ma l’arcivescovo di
Milano Angelo Scola ha dichiarato conclusa la fase diocesana del
processo di beatificazione e invierà il fascicolo in Vaticano,
all’attenzione di Papa Francesco. Carlo morì dieci anni fa, a
soli 15 anni, a causa di una leucemia fulminante che se lo portò
via nel giro di tre giorni, il 12 ottobre 2006. “Era un
ragazzino come gli altri – dice la madre Antonia – ma al tempo
stesso mostrava qualità, energia e carisma fuori del comune.
All’età di otto anni ci chiese in regalo il primo computer e
girava per casa con un camice su cui era scritto “scienziato
informatico”. Parallelamente alla creatività ed alla
sorprendente abilità tecnologica, cresce anche una fede tanto
precoce quanto fervente. Il ragazzo andava a messa tutti i
giorni, recitava il rosario e cominciò a fare volontariato con i
clochard e nelle mense dei poveri. Due mesi prima di morire,
quando non poteva nemmeno immaginare la malattia, aveva
registrato un video, ritrovato dai genitori molto tempo dopo:
“Sorridendo diceva di essere pronto alla morte e chiedeva di
essere sepolto ad Assisi”. Desiderio esaudito. Durante la
seconda fase del processo di beatificazione dovranno essere
esaminati anche gli episodi (al momento tenuti segreti) che
potrebbero essere considerati miracoli, una delle condizioni per
essere dichiarati beati. Giacomo Amati |