MIGLIONICO.
“Così faccio rinascere i tronchi senza vita della città”.
Andrea Gandini (19 anni) di Monte Verde, recupera vecchi
tronchi d’albero malati, li intaglia e ne ricava delle sculture,
popolando i quartieri di Roma, dal Testaccio all’Ostiense, dal
Pigneto alla Magliana. (Fonte Corriere della Sera del 22
novembre 2016). “Ex allievo del Liceo artistico, Andrea Gandini
porta con sé sempre uno scalpello e una cazzuola, sisiede vicino
all’albero prescelto e inizia a incidere e scolpire. Negli
ultimi due anni ne ha scolpiti ventinove di tronchi morti”.
Adesso, l’artista si trova a Villa Grazioli: è alle prese con
due grossi cedri. Sul tronco di uno “ho creato uno dei miei visi
– dice – con le palpebre abbassate, indifferenti a tutto ciò che
accade intorno; sull’altro tronco, alto venti metri, scolpirò
una figura capovolta: la mia prima non-testa”. Gandini medita di
iscriversi all’università. “Ho tanti progetti – dice – peccato,
però, che quello sull’elemosina non sia andato a buon fine. Mi
sarebbe piaciuto coinvolgere gli immigrati del centro di
accoglienza di via Ramazzini, costretti a chiedere l’elemosina
per strada, in un corso di scultura sui tronchi-morti, in modo
da trasformare il concetto di elemosina in qualcosa di più
elegante”. Giacomo Amati |