MIGLIONICO.
Altro che “Mani musicali”. Sono state “mani micidiali e nefaste” per i
ragazzi del Comune di Miglionico. E’ stato proprio lo scivolone in
quest’ultimo gioco, infatti, a causarne l’eliminazione nella sfida dello
scorso weekend (12 e 13 novembre), contro la squadra del Comune di
Pasiano di Pordenone (Friuli Venezia Giulia), nell’ambito della
trasmissione televisiva “Mezzogiorno in Famiglia”, in onda su Rai
2, il sabato e la domenica, dalle 11 alle 13. I bravi ragazzi
miglionichesi, pur in vantaggio per tutta la durata del gioco,
nell’ultimo match della sfida, una sorta di gioco “Rischiatutto”, sono
stati costretti ad alzare bandiera bianca di fronte ai loro avversari e,
purtroppo, non ha sortito alcun effetto positivo neppure l’ultimo
tentativo di Sabrina Matera volto a cambiare in senso positivo
l’epilogo della gara. Una conclusione negativa che, tuttavia, non
sminuisce la bravura dei venti ragazzi miglionichesi, campioni uscenti,
che sono stati abili con le parole, con le mani, con le gambe e,
soprattutto, con la mente. Bravi in tutto, tranne che ai “calci di
rigore” nel match-spareggio. I miglionichesi, trascinati sia dal loro
capo squadra, l’ing. Giovanni Ventura, “l’eminenza grigia” del gruppo,
sia dalla dottoressa Maria Piccinni, la “regina” del “gioco delle
parole”, avevano vinto la partita di sabato col punteggio finale di
11-7. Positivo era stato anche lo sviluppo della partita di domenica
nella sua fase iniziale. Poi, gli esiti negativi nelle due prove
artistiche (ballo e canto), entrambe decise dal televoto (risultato per
la verità quasi scontato, considerato che il Comune di Pasiano conta 8
mila abitanti, quasi 6 mila in più di Miglionico). Ma, al di là di
quelli che sono stati i dati numerici della sfida e andando oltre gli
stessi, l’avventura del Comune miglionichese in questa trasmissione
televisiva nazionale è stata senz’altro positiva. Ha evidenziato la
“cartolina”, cioè l’identità di un paese vitale, geniale e operoso,
ricco di estro creativo. Un’immagine straordinaria, sapientemente
illustrata dal prof Antonio Labriola che ne ha messo in luce i
“tesori”, quelli inestimabili delle opere d’arte e dei monumenti: dal
Castello del Malconsiglio (1110), sede della famigerata “Congiura dei
Baroni” (1485) alla Chiesa Madre, sede di parecchi capolavori artistici,
tra cui spiccano il celebre “Polittico” di Cima da Conegliano (1500) e
il famoso Crocifisso ligneo, scultura di frate Umile da Petralia (1600).
Pregevole, infine, è stato il lavoro messo in mostra dagli artisti e
dagli artigiani locali: dai maestri panificatori Antonio Centonze e
Carlo Antonio Guidotti allo scultore del ferro Sandrino Fattore,
al cestaio Pancrazio Tolve alle maestre sarte e ricamatrici
Nunzia Laforgia (88 anni), Rosalba Centonze, Emma Daddiego e Antonietta
Dalessandro. Un capitale umano prezioso, spesso “invisibile”, ma dal
valore incommensurabile sotto il profilo culturale. Di cui la comunità
fa bene ad essere orgogliosa. Giacomo Amati |