Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

24.10.2016

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MIGLIONICO
Giovanni Ribellino non è più tra noi

MIGLIONICO. E’ andato via in punta di piedi, così come è vissuto. Protagonista di spicco nel panorama artistico e letterario della comunità miglionichese, ieri, domenica 23 ottobre, è scomparso Giovanni Ribellino, 68 anni. E’ morto nel sonno, presumibilmente a causa di un infarto. Uno spirito libero e creativo. Autodidatta, Ribellino è stato autore di numerose tele che dipingeva in una stanza laboratorio della sua abitazione. Molteplici sono state le mostre di pittura e di documenti storici con cui testimoniava i più significativi avvenimenti storici accaduti, nel secolo scorso, sia a Miglionico che in Basilicata, in Italia e nel mondo. Era un vero maestro nel creare le poesie in rima e secondo la tecnica dell’acrostico. Nel dicembre del 1983 pubblicò un opuscolo che raccoglieva i suoi componimenti poetici con cui raccontava le gesta calcistiche della nazionale di Enzo Bearzot (1927-2010), campione del mondo ai mondiali di calcio che si svolsero nel 1982 in Spagna. Tutti i versi poetici erano stati composti, utilizzando le lettere iniziali dei singoli nomi e cognomi dei calciatori che facevano parte della vittoriosa spedizione in Spagna, unitamente al loro selezionatore, Enzo Bearzot.E’ stato anche un instancabile autore di commedie in dialetto miglionichese. Socio fondatore, negli anni Sessanta, del “mitico” circolo culturale “7M”, diretto dal compianto prof. Mariano Montemurro, Giovanni Ribellino era anche un redattore di spicco dell’omonimo periodico, su cui scrisse numerosi articoli, alcuni dei quali, proprio in questi giorni, sono stati ripubblicati su “Miglionicoweb” del prof. Antonio Labriola, nella rubrica “Come eravamo”, a cura di Mimmo Sarli. Negli anni Settanta era tra gli autori del celebre gioco “Rischiapoco” che, ogni sabato sera, si svolgeva nella sede del circolo. Ma, oltre che di arte, poesia e letteratura, Giovanni Ribellino è stato anche un grande appassionato di ciclismo: per tanti anni è stato organizzatore della famosa “Strabradanica” corsa ciclistica riservata agli atleti e corridori dilettanti del Materano. La corsa si svolgeva lungo il percorso “Miglionico-Grottole”, con ritorno in piazza Castello. Non è mai stato attratto dalla vita consumistica e dal guadagno. Ha amato la cultura, agendo senza tornaconti e senza perseguire interessi economici. E’ stato un uomo mite e risoluto. I funerali si svolgeranno oggi, lunedì 24 ottobre, alle 15. Lascia il fratello Michele e la sorella Maria, cui va il cordoglio di “Miglionicoweb”. Giacomo Amati

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