Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

18.10.2016

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MIGLIONICO
Sempre più italiani all'estero

MIGLIONICO. “Sempre più italiani all’estero”.E’ il titolo di un articolo del “Corriere della Sera” (7 ottobre 2016), nel quale si legge che “l’anno scorso (2015) 107 mila italiani sono espatriati. Un terzo dei quali è costituito da giovani. Meta preferita è la Germania (700.855), seguita da Svizzera (595.491), Francia (397.761), Brasile (373.638), Belgio (264.535), Inghilterra (256.253), Usa (245.781) e Spagna (143.257). Il problema è che questi nostri connazionali che lasciano l’Italia poi non tornano più”, dice la sociologa Delfina Licata, curatrice del “Rapporto italiani nel mondo 2016”. “E il fatto più preoccupante – secondo la sociologa – è proprio l’età di coloro che emigrano”. Il dato più allarmante è che “il 20% dei 107 mila espatriati nel 2015 aveva meno di 18 anni”. Cosa significa? “Che questi minori sono emigrati con i genitori e dunque vuol dire che in realtà molti giovani nuclei familiari ormai hanno lasciato l’Italia. Il risultato sarà una progressiva trasformazione del nostro tessuto sociale in un quadro già preoccupante di denatalità e indice di vecchiaia alle stelle. Non a caso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ammonisce: “Oggi il fenomeno degli italiani migranti ha motivazioni diverse rispetto al passato. I flussi tuttavia non si sono fermati e, talvolta, rappresentano un segno di impoverimento. Dobbiamo fare in modo che ci sia circolarità. I giovani devono poter andare all’estero così come devono poter tornare a lavorare in Italia”. Concetto, questo, su cui batte anche il premier Matteo Renzi: “La notizia del boom di migrazioni mi fa male ed è per questo che dobbiamo rendere l’Italia più semplice. I ragazzi che vogliono andarsene possono farlo, noi dobbiamo creare un clima che permetta loro di tornare”. Giacomo Amati

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