MIGLIONICO.
“Accordo storico sul clima per ridurre i gas
serra di freezer e condizionatori. L’intesa è
vincolante, ma a due velocità: Cina e India avranno più
tempo”. (Fonte Corriere della Sera del 16 ottobre 2016).
Il patto è stato siglato a Kigali, capitale del Ruanda
(Africa), Stato con oltre 11 milioni di abitanti. “Una
soluzione ambiziosa e di grande potenza”, così il
presidente americano Barack Obama ha festeggiato la
firma di un nuovo accordo internazionale contro il
riscaldamento globale, utile a puntellare la sua eredità
nella lotta al cambiamento climatico. Circa 200 Paesi si
sono impegnati a ridurre progressivamente l’uso dei gas,
gli idrocarburi utilizzati in frigoriferi,
condizionatori d’aria, schiume e aerosol. I gas “Hfc”
sono estremamente dannosi per il loro effetto serra, che
è “un fenomeno naturale – scrive Sara Gandolfi – senza
il quale la temperatura della Terra sarebbe di -18 gradi
C. Alcuni gas agiscono come una serra, trattenendo parte
delle radiazioni solari che una volta entrate in
atmosfera rimbalzano sulla superficie terrestre.
Purtroppo, l’uso di fonti fossili come carbone e
petrolio, le attività industriali e la deforestazione
hanno provocato un’impennata nelle emissioni di gas
serra e il riscaldamento globale”. I gas “Hfc” sono più
potenti dell’anidride carbonica: le loro “emissioni – ha
puntualizzato Obama - stanno crescendo a un ritmo del 7
% l’anno, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
Anche stavolta, però, saranno gli Stati più
industrializzati, che scontano il forte debito pregresso
di grandi inquinatori, a dare il buon esempio”.
L’accordo stabilisce che l’Europa e gli USA già dal 2019
inizieranno a “tagliare” del 10% gli “Hfc”, mentre un
centinaio di altri Stati, guidati dalla Cina,
congeleranno solo i consumi, fra il 2024 e il 2028.
Giacomo Amati |