Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

9.10.2016

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MIGLIONICO
Pubblicate altre sei poesie di Mimì Daddiego

MIGLIONICO. Un fremito di gioia. Scaturisce dalla bellezza delle poesie in dialetto miglionichese scritte dal poeta Mimì Daddiego. Sono straordinarie nella loro semplicità. Oggi, in esclusiva, su “Miglionicoweb”, “l’enciclopedia” miglionichese del prof. Antonio Labriola, ne sono state pubblicate altre sei. E il numero complessivo è arrivato a 94. Quelle inedite sono le seguenti: “A Scutedd” (La scodella, quella in alluminio usata per contenere il cibo), “Na Pa’lt D’FichSdde’tt” (Una tasca piena di fichi seccati al sole), “Nu Mu’scch D’u’v” (Un grappolo di uva e che uva!), “U DisctNcul” (Il dito nel sedere della gallina), “U Ciurnicch” (Il setaccio, cioè il retino metallico utile per pulire il grano), “Quan’èbell A Scol” (E’ bello andare a scuola…). Leggi queste poesie e vivi un senso di gioia. Ti trasmettono un senso di benessere. Sono immagini, istantanee della vita sociale miglionichese degli anni passati, di quando bastava mangiare un po’ di fichi secchi o un po’ di uva profumata per sentirti sazio: di quella sazietà che, però, non placa solo il bisogno primario, fisiologico della fame. Ti saziano nell’anima. Placano una “fame invisibile”: è quella immateriale dell’anima, appunto. Sono versi che raccontano la vita sociale del nostro paese. Sono poesie di storia miglionichese. Sono “storie di gioia”. Nella poesia di Daddiego c’è la gioia. C’è la vita. E su questi contenuti si fonda la bellezza della sua poesia. Una poesia che trasmette suggestioni ed emozioni. Si spiega così la sua forza. La sua potenza. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375