Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

4.10.2016

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MIGLIONICO
A Bari, pane pagato per il poveri

MIGLIONICO. Pane pagato per i poveri. A Bari un progetto sperimentale insieme con i panifici del Municipio 1. “Quando andate a comprare il pane ricordatevi di acquistarne un po’ di più per le persone in difficoltà”. Micaela Paparella lo ripete a tutti quelli che incontra e lo scrive su tutti i social network. Per il presidente del Municipio 1 del Comune di Bari l’iniziativa promossa in sinergia con la Confartigianato assume un aspetto importantesoprattutto in questo momento di forte crisi economica ed occupazionale. “Perché sono sempre più numerose le famiglie – scrive Emiliano Moccia sul Corriere Sociale (allegato del Corriere della Sera) –che per mangiare si rivolgono alle mense per i poveri. E anche l’accesso al pane, per alcuni, può diventare una meta proibitiva”. Di conseguenza, grazie alla disponibilità di una quindicina di forni e panifici del territorio, ha preso il via “Pane Pagato”, l’iniziativa di solidarietà che consente a donne e uomini in condizione di disagio socio-economico di ritirare del pane, pagato da altre persone, negli esercizi che hanno aderito al progetto. In pratica, all’interno dei negozi coinvolti nel progetto, che gode del sostegno dell’associazione Panificatori di Bari e provincia, è esposto il logo di riconoscimento “Qui pane pagato” e un contenitore in vista sul bancone nel quale sarà disponibile il pane a disposizione di chi ne ha necessità. Un modo per offrire il servizio in modo discreto, cercando di rispettare la privacy e la sensibilità di quanti ne hanno bisogno. “Si tratta di un progetto sperimentale – dice Micaela Paparella – che ci auguriamo possa diventare una vera e propria abitudine per i baresi”. Il progetto “Pane pagato” si inserisce nel progetto più ampio “Social network”, un’iniziativa del Centro di ascolto per famiglie di San Nicola di Bari vecchia che, con il sostegno dell’amministrazione comunale, ha coinvolto una decina di esercizi commerciali, dalla salumeria alla cartolibreria, dal parrucchiere alla sanitaria, in cui è possibile comprare dei beni di prima necessità e lasciarli a disposizione di chi si trova in una condizione di fragilità socio-economica.. Giacomo Amati

Created by Antonio Labriola - 10 Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375