MIGLIONICO.
Servono oltre sei milioni di euro all’anno per far
fronte alle spese di mantenimento dei rifugiati e dei
richiedenti protezione internazionale dislocati sul
territorio di Matera e provincia. A tanto ammonta la
somma che la Prefettura, su mandato del ministero
dell’Interno, deve versare a cooperative e imprese
sociali, associazioni e fondazioni che gestiscono la
permanenza. (Fonte La Gazzetta Del Mezzogiorno del 29
settembre 2016). “La rilevante somma annuale per
l’attuazione del Piano operativo nazionale per
fronteggiare il flusso di stranieri – scrive Emilio
Salierno – è destinata alla gestione di circa 600
migranti presenti attualmente sul territorio del
Materano, così distribuiti: poco più di 200 stanno a
Matera, 100 ne stanno a Irsina, 90 a Pisticci, 90 a
Ferrandina, 70 a Metaponto, 30 a Grassano. Altri 13
dovrebbero arrivare a Miglionico. Le nazionalità di
appartenenza sono soprattutto: Nigeria, Gambia, Niger,
Somalia, Eritrea; pochi sono i siriani. Molti di loro
aspettano anche sino a un anno per la risposta alla
richiesta di riconoscimento di rifugiato”. Qualora la
loro richiesta non venisse accolta, non potrebbero più
stare in Italia, ma dovrebbero fare ritorno in patria.
“Dovrebbero – scrive Salierno – perché molti di loro,
prima del responso o addirittura anticipando l’esito
della procedura, che purtroppo ha tempi lunghissimi, si
allontanano dalle strutture di accoglienza e dal quel
momento diventano clandestini”. Finora, la percentuale
dei migranti ospitati nel Materano a cui è stato
riconosciuto lo status di rifugiato è del 20/25
percento. Giacomo Amati |