Giacomo Amati

GIACOMO AMATI

29.09.2016

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MIGLIONICO
Cibo e farmaci in eccedenza possono essere donati a enti pubblici e privati

MIGLIONICO.Chi dona cibo viene premiato. Su questo lodevole principio, che esalta il valore della solidarietà, si fonda la legge n. 166/2016 dello Stato italiano.E’ entrata in vigore lo scorso 14 settembre dopo essere stata approvata dalla Camera dei deputati e dal Senato con il voto favorevole di tutti i partiti politici presenti in Parlamento. (Fonte Corriere della Sera del 27 settembre 2016). “La legge – scrive Federico Fubini–regola e rende più semplici i meccanismi con cui cibo e farmaci in eccedenza possono essere donati a enti pubblici o privati che, senza scopi di lucro, li usino per fini di solidarietà, come il soccorso di persone indigenti”. Relatrice della proposta di legge è stata Maria Chiara Gadda (Pd), che per un anno ha studiato come funziona la catena degli aiuti alimentari. Giova precisare che in Italia la quantità di cibo sprecata in un anno è di 5,1 milioni di tonnellate, pari al 15,4% dei consumi annui alimentari. Il valore dello spreco è di 12,6 miliardi di euro, pari a 210 euro per persona all’anno. Lo spreco è generato dai consumatori nella misura del 47% e dalle aziende nella misura del 53%. La percentuale media di alimenti sprecati dalle famiglie è la seguente: latticini (32%), Carne (30%), uova (29%), pasta e pane (28%), prodotti ortofrutticoli (17%), pesce (15%). “Da quando la legge è apparsa in Gazzetta Ufficiale è applicabile con facilità: un ristorante, un negozio di alimentari, una mensa aziendale o un supermercato che vogliano donare degli alimenti invenduti, possono farlo senza ostacoli e hanno diritto a pagare meno tasse per questo. Basta un documento di trasporto dell’associazione di beneficenza che riceve la merce e quelle quantità diventano detraibili dai calcoli della tassa locale sui rifiuti (Tasi)”. Giacomo Amati

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