MIGLIONICO.
“La Basilicata sta perdendo 4 mila residenti all’anno”.
I lucani stanno diventando, un popolo in via di
estinzione. Uno slogan che fotografa ciò che sta
accadendo in questi ultimi vent’anni. La Basilicata si
scopre sempre più spopolata e occorre trovare delle
contromisure per evitare il “deserto”. (Fonte La
Gazzetta Del Mezzogiorno del 27 settembre 2016). L’Anci
(associazione nazionale comuni italiani) ha chiamato a
raccolta i sindaci, mettendoli a confronto con le altre
istituzioni e con le parti sociali. “La sfida
dell’accoglienza dei profughi va accettata anche per
frenare l’emorragia. Serve un piano organico, condiviso
e completo”, ha detto il presidente dell’Anci
Basilicata, Salvatore Adduce. In pratica, nella nostra
regione ogni anno ci sono meno nati, più morti, più
vecchi e più giovani in fuga. “La Basilicata è tra le
regioni d’Italia che riesce a riprodursi di meno: nel
2015, infatti, il tasso di natalità è stato di 7,2 per
mille, uno dei più bassi in Italia. Peggio di noi hanno
fatto solo il Friuli Venezia Giulia (7,1 per mille), il
Molise (7 per mille), la Sardegna (6,7) e la Liguria
(6,5). I dati sono stati resi noti dall’Istat (Istituto
nazionale di ricerca). La media nazionale è di 8 nati
per mille, molto bassa rispetto ad altre nazioni
europee. In Basilicata sono nati 7 bambini ogni 1.000
abitanti. L’Istat ha rivelato che la popolazione
residente al 31 dicembre 2015 “si è attestata sui
573.694 abitanti, di cui 373.097 in provincia di Potenza
e 200.597 in quella di Matera. Nel corso del 2015,
inoltre, sono nati 4.122 bambini, di cui 2.121 maschi e
2.001 femmine. Contestualmente, però, sono decedute
6.414 persone: il saldo naturale, dunque, è stato
negativo, pari a meno 2.292 persone nel corso dell’anno.
Di questo passo, quindi, sono numerosi i Comuni lucani
proiettati sempre più verso lo spopolamento, tenuto
conto che, su 131 Comuni, più della metà non arriva a
5.000 abitanti”.
Giacomo
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