MIGLIONICO.
Come un brodino. Solo un “pasto leggero” per
il “convalescente” Miglionico che ha
conquistato un solo punto, chiudendo in
parità (2-2) la partita casalinga con
l’Avigliano, a conclusione di una gara, a
tratti spettacolare, caratterizzata da 4 gol
e tante emozioni. Ma la squadra di mister
Nicola Armento non ce l’ha fatta a
conquistare l’intero bottino, ovvero i tre
punti in palio. Un traguardo che sembrava
essere alla sua portata, ma che è sfumato
nei minuti finali del match, all’ultimo
assalto degli ospiti che, a conclusione di
una concitata azione di calcio d’angolo,
hanno trovato il gol del pareggio, grazie a
un rocambolesco colpo di testa del portiere
Raimondi. Per i miglionichesi è stata una
vera e propria doccia fredda. La loro
prestazione è stata caratterizzata da ombre
e luci. Tra le prime va annoverata una certa
dose d’inesperienza che s’è materializzata
nel non aver saputo gestire, per ben due
volte, il vantaggio di un gol: il primo era
stato propiziato dal giovane e talentuoso
attaccante Davide Venafra (19 anni) con un
preciso tiro in diagonale, su assist di
Angelo Venezia; il secondo, invece, era
stato messo a segno dal capitano Nicola
Armento con un siluro su calcio di punizione
dal limite dell’area di rigore che non aveva
dato scampo al portiere avversario. Tra i
meriti della squadra bianco-verde, invece,
va indicata la generosità espressa nella
produzione del gioco, fondato in prevalenza
su azioni di contropiede. Altre annotazioni:
la fase difensiva non è sembrata immune da
colpe: le due reti incassate sono state
causate da due disattenzioni della
retroguardia. Per quanto riguarda, poi, la
manovra offensiva, non è stata fluida e
continua. I due gol all’attivo sono stati il
frutto di due prodezze individuali, ma non
di una manovra corale del collettivo.
Infine, il bomber Daniele Montemurro è
sembrato sotto tono, poco reattivo e avulso
dal gioco. Giacomo Amati |