MIGLIONICO.
Come da tradizione, oggi 11 settembre, seconda
domenica del mese, si svolge la festa della “Madonna
della Porticella”. La preghiera e la
devozione alla Madonna ne costituiscono i tratti
distintivi. La peculiarità del rito religioso,
che affonda le sue radici fino agli inizi del
secolo scorso, va ricercata nel fatto che
avviene in campagna, in contrada “Conche”, una
delle zone più salubri dell’agro miglionichese,
ricca di acqua sorgiva e di una folta
vegetazione che è costituita per lo più da
querce secolari. Si tratta, quindi, di una festa
campestre. Il piccolo santuario dedicato alla
Madonna, l’espressione più alta di misericordia
e d’amore, si trova proprio in cima al colle, in
mezzo a altri due colli più alti: sono quelli di
“Monte Acuto” e della “Manferrara”, altri due
rinomati “polmoni verdi” della zona che, tra
l’altro, delimitano i confini tra il territorio
miglionichese e quello pomaricano. La cappella
dedicata alla Santissima Vergine, protettrice
del lavoro agreste, è ubicata a circa sette
chilometri dal paese ed è agevolmente
raggiungibile percorrendo due strade, i cui
tratti finali sono interpoderali e costeggiano
il colle. Negli anni scorsi, la celebrazione
della festa era preceduta da un pellegrinaggio a
piedi da parte dei fedeli della parrocchia: di
solito avveniva nelle ore pomeridiane del giorno
precedente. Quest’anno, invece, il programma
religioso prevede due momenti salienti: il primo
è costituito dalla celebrazione della santa
messa che, alle 17, davanti al piazzale della
chiesetta, sarà presieduta da don Mark Anthony
Stanislaus; il secondo è rappresentato, alle 18,
dalla processione che si svolge in campagna, in
onore della Madonna. Poi, in serata la sacra
Immagine viene portata in paese e custodita
nella Chiesa Madre. Quindi, alle 20, in piazza
Popolo, è previsto un intrattenimento musicale a
cura della Bassa Musica di “U’Tammorr d’ Maul”,
Città di Mola di Bari e Noicattaro. Giacomo
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