GROTTOLE.
Silenzio e lacrime. Due simboli del lutto per la
comunità grottolese che lo scorso giovedì
pomeriggio (1 settembre), nella Chiesa Madre,
gremita in ogni ordine di posti, ha dato
l’ultimo saluto a uno dei suoi concittadini, tra
i più illustri del paese: Giacinto Ruzzi, poeta,
scrittore ed educatore, che nella notte di
mercoledì scorso (31 agosto), all’età di 87
anni, a causa di uno scompenso cardiaco, è
deceduto nell’ospedale “Madonna delle Grazie” di
Matera. Nel corso dell’omelia della santa messa,
don Gabriele Chiruzzi ha messo in luce sia la
figura professionale del maestro elementare
Giacinto Ruzzi, educatore di centinaia e
centinaia di bambini, sia del grande uomo di
cultura, contraddistinto da uno stile di vita
“sobrio e umile”. In virtù della sua
instancabile attività di studioso, don Giacinto
(così Ruzzi era chiamato in paese dai suoi
concittadini) più volte, era stato gratificato
dall’assegnazione di varie onorificenze, tra
cui, ne spiccano due: la medaglia d’oro per
meriti educativi e culturali, conferitagli
dall’Ufficio della presidenza della Repubblica
italiana e la “Cittadinanza onoraria” che gli fu
assegnata dal Comune di Miglionico. Da parte
sua, il prof. Paolo Frescura, suo ex alunno, ha
osservato come Giacinto Ruzzi sia stato un
protagonista di primo piano all’interno del
tessuto sociale cittadino, contribuendo a
renderlo migliore.“E’ stato un luminoso punto di
riferimento per il nostro paese – ha precisato
Frescura – di cui ha scritto alcune pagine della
storia d’oggi. Lascia in eredità il suo esempio
di educatore, la sua stessa luce: quella che ha
fatto da faro a ben quattro generazioni di
bambini”. Ma al di là delle “tante riflessioni
che si possono fare sulla poliedrica personalità
di don Giacinto, oggi – ha sottolineato don
Chiruzzi, che ha celebrato la santa messa con
l’assistenza di don Giuseppe Frescura e di don
Bruno Buonamassa, gli si può dire soltanto
grazie”. Una sola parola, grazie, per l’uomo
generoso e buono che è stato. Una parola breve,
ma che riassume, più di un lungo discorso, le
tante cose belle che ha fatto nel corso della
sua esistenza, come leader di umanità. Giacomo
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