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 MIGLIONICO.
“Crollano i prezzi per l’uva lucana. Scatta l’allarme dei
produttori del Metapontino”. E’ troppa l’uva estera sui mercati
e i prezzi scendono sempre più in basso. In Basilicata vengono
prodotti ogni giorno oltre 177 mila quintali di uva da tavola,
cioè l’1,4 per cento della produzione italiana. (Fonte La
Gazzetta Del Mezzogiorno). L’uva da tavola del Metapontino
rischia di “rimanere invenduta o di essere acquistata a prezzi
sempre più bassi. L’allarme, lanciato dalla Cia (Confederazione
italiana agricoltura), trova terreno fertile tra i produttori,
che segnalano non solo le quotazioni basse e la
concorrenza estera, ma anche una totale assenza di tutela a
livello governativo”. La produzione si mantiene sia
qualitativamente che quantitativamente stabile, ma i prezzi
crollano. C’è troppa uva estera sui mercati e il fabbisogno è
sostanzialmente sempre lo stesso. La presenza eccessiva di uva,
spesso di qualità inferiore a quella lucana, determina
l’abbassamento dei prezzi e anche il rischio concreto che il
prodotto resti invenduto. Attualmente, la “varietà di uva senza
semi, quella più richiesta, è quotata tra i 70 e i 90
centesimi al chilo”. La nostra regione si “contende con le
Marche lo scettro di terzo polo produttivo dell’uva da tavola in
Italia, dopo la Puglia e la Sicilia”. Giova precisare che
l’Italia “è inserita in un contesto globalizzato e non può
contravvenire a trattati internazionali. L’Europa,
ovviamente, non fa che aumentare questo disagio con il risultato
che a farne le spese sono quasi sempre coloro che producono uva
di qualità”.
Giacomo
Amati |
