MIGLIONICO.
Emozioni forti
assicurate. Sono garantite dalle stupende poesie in dialetto
miglionichese scritte dal poeta Mimì Daddiego. Ieri,
domenica, 21 agosto 2016, in esclusiva, sul sito “Miglionicoweb”
del prof. Antonio Labriola, ovvero “l’enciclopedia” della
storia miglionichese, ne sono state pubblicate altre quattro: “U
Pa’les”, “Z Li’n”, “Appnnut a Co’t”, “Nuantanov’ann”. Al centro
dei primi due componimenti poetici c’è la descrizione di due
“storici” personaggi miglionichesi, noti soprattutto negli anni
Cinquanta: erano il porta pacchi e il sacrestano. Invece, nelle
altre due liriche, Daddiego mette in luce due tematiche sociali
forti: una è rappresentata dall’emancipazione della donna (Appnnut
a Co’t); l’altra è costituita dalla condizione di solitudine
degli anziani (Nuantanov’ann). Per quanto concerne la questione
femminile, va sottolineato che nei decenni scorsi,soprattutto in
quelli del dopo guerra, la donna era quasi “assoggettata”
all’autorità del marito e viveva, per lo più, in una condizione
sociale minoritaria, senza apparente autonomia e senza
indipendenza. Il bravo poeta miglionichese in questa
meravigliosa poesia “dipinge” questa condizione sociale così
degradante della donna e dice al maschio: “Attenzione a non
tirare troppo la corda: può spezzarsi”. La poesia, quindi, è un
anelito alla liberazione della condizione della donna da ogni
situazione di “schiavitù”. Una poesia fantastica che rivendica
la parità sociale tra i sessi: “La donna – dice il poeta – non
può essere discriminata né può vivere in uno stato di
subordinazione rispetto al maschio. Quindi, viene auspicata la
“parità di genere”, cioè la parità dei diritti e di dignità tra
gli uomini e le donne”. Stupendo! Non meno significativo è il
tema della condizione di solitudine degli anziani messa in
risalto nella lirica “Nuantanov’ann”. Nella fattispecie, ad ogni
modo, il vecchietto in questione esprime tenerezza e prefigura
un tipo di “alienazione” e di esclusione sociale più che altro
immaginato dal lettore. Conclusione: siamo di fronte a dei versi
poetici fenomenali: lasciano il segno. Trasmettono un tumulto di
emozioni.
Giacomo
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