MIGLIONICO.
“C’è bisogno di perdono. C’è troppo odio nel mondo”. E’
la sintesi della preghiera che Papa Francesco, nei
giorni scorsi, ha espresso ad Assisi, nella Basilica di
Santa Maria degli Angeli, nella “Porziuncola del
Poverello”, il luogo dove, “secondo la tradizione, 800
anni fa, il 2 agosto del 1216, la Vergine Maria apparve
a San Francesco e ottenne da Dio l’indulgenza plenaria
per tutti i pellegrini. Il Perdono di Assisi è nato
così”. (Fonte La Gazzetta Del Mezzogiorno del 5 agosto
2016). In particolare, il Santo Padre ha sottolineato
come il mondo sia pieno di odio e rancore e abbia
bisogno di misericordia. “In questo Anno Santo della
Misericordia – ha precisato il Pontefice – diventa
ancora più evidente come la strada del perdono possa
rinnovare la Chiesa e il mondo. Offrire la testimonianza
della misericordia nel mondo d’oggi è un compito a cui
nessuno di noi può sottrarsi. Troppe persone vivono
rinchiuse nel rancore e covano odio, rovinando la vita
propria e quella altrui”. E ancora: “Perdonare è il
contrario di promettere. Non dimenticatevi mai di
perdonare. Alzi la mano chi non ha bisogno di perdono.
Nessuno, eh?” Ma perché dovremmo perdonare una persona
che ci ha fatto del male? “Perché noi per primi – è la
risposta di Papa Francesco – siamo stati perdonati e
infinitamente di più”. Quindi, non c’è altra via che il
perdono che è cosa ben diversa dalla “nostra pretesa di
giustizia”.
Giacomo
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