MIGLIONICO.
Chi è l’etologa (studia i comportamenti degli animali e degli
uomini in relazione all’ambiente in cui vivono) più famosa del
mondo? E’ l’inglese Jane Goodalt (82 anni). Conosce gli
scimpanzè meglio di chiunque altro. (Fonte Corriere della Sera
del 29 luglio 2016). “Gli animali hanno emozioni e sentimenti”,
dice l’antropologa. Significativo il video del suo abbraccio con
uno di loro, lo scimpanzèWounda. “Dopo essere stato trovato in
fin di vita e curato nell’istituto della studiosa – scrive
Chiara Maffioletti – è stato liberato nella foresta. Ma quando
la gabbia si è aperta, Wounda anziché correre via ci è salito
sopra, si è voltato verso di lei e l’ha abbracciata. La lingua
dell’amore per gli scimpanzè lei la parla da sempre. All’inizio
della mia ricerca – dice l’antropologa – ho conosciuto lo
scimpanzè David Greybeard. Lui si è accorto presto che lo stavo
seguendo: dopo un po’ si è fermato in uno spiazzo nella foresta
e si è seduto. Piano piano, mi sono seduta vicino a lui. Mi ha
guardata diritto negli occhi per qualche istante, poi mi ha
preso la mano e ha iniziato a stringere delicatamente ogni dito:
aveva capito che le mie intenzioni erano buone”. Goodalt dice di
sentirsi felice quando è sola, in particolare, nella foresta: ho
come la sensazione di essere a contatto con un grande potere
spirituale. Tutto è interdipendente, ogni cosa è in relazione
con le altre, in un complesso disegno della vita. In quei luoghi
mi sento a casa, Il mio lavoro – dice – è dare speranza. Se non
si ha speranza nel futuro allora non ha senso nulla. Perché
spendersi in battaglie ecologiche? Perché proteggere le foreste?
Perché lottare contro l’industrializzazione selvaggia? La
speranza è fondamentale, specie per i ragazzi”. E ancora: “Il
pianeta ha risorse naturali limitate. E’ sbagliato pensare che
lo sviluppo economico può essere illimitato. Mi guardo intorno e
vedo persone sempre più concentrate su loro stesse. Cosa sta
succedendo? Molti di noi scelgono di vivere per i soldi
piuttosto che avere i soldi per vivere. Credo che Dio esista. La
scienza non spiega tutto: ci dice che l’inizio dell’universo c’è
stato con il “Big Bang” (Grande scoppio). OK. Diciamo che tutto
è cominciato così. Ma cosa c’era prima del Big Bang? Cosa lo ha
provocato? Qualcosa prima c’era. Non so se fosse Dio o
qualcos’altro, ma è quello che ho scelto di credere: nessuno può
provarlo, ma nemmeno che non esiste Lui o Lei”.
Giacomo
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