MIGLIONICO.
Chi sono gli uomini più alti del mondo? E chi sono quelli più
bassi? Ebbene, a queste due domande risponde uno studio sulle
stature effettuato in 200 Paesi. “Il record dei giganti spetta
agli olandesi e ai lettoni”. E gli italiani? “Hanno superato gli
americani in statura. Il dato vale sia per gli uomini sia per le
donne”. E’ il primo dato che salta all’occhio spulciando le
tabelle del più grande studio mai effettuato sulla statura
dell’umanità. (Fonte Corriere della Sera del 27 luglio 2016).
“Ogni popolazione ha un potenziale genetico, ma per svilupparlo
i ragazzi e le ragazze devono avere accesso a buone cure ed a
una buona alimentazione – spiega Maria Chiara Di Cesare
che si occupa di salute alla Middlesex University di Londra ed è
uno dei primi autori della ricerca. Lo studio, pubblicato sulla
rivista “Life”, è stato coordinato dall’Imperial College inglese
in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità. La
raccolta dei dati ha richiesto tre anni di lavoro. E’stata
confrontata la statura dei diciottenni di ogni generazione in
200 Paesi a partire dal 1914. Gli uomini più alti del mondo sono
gli olandesi (con una statura media di 1 metro e 82 centimetri);
al secondo posto, gli uomini del Belgio (181,7); al terzo, gli
uomini dell’Estonia, Stato che confina con la Russia (181,6).
Gli uomini più bassi, invece, sono quelli che abitano nel Timor
Est (Paese del Sud-Est asiatico): la loro altezza è, in media,
di 159,8. Invece, le donne più alte vivono in Lettonia, Stato
che confina con Estonia e Russia (169,8); al secondo posto ci
sono le olandesi (168,7); al terzo, troviamo le donne che vivono
in Estonia, Stato che confina con la Russia (168,6); all’ultimo
posto ci sono le donne che vivono in Guatemala, Paese
dell’America Centrale (149,4). E gli italiani? Ebbene, i maschi
occupano il ventinovesimo posto della classifica (177,8);
invece, le donne si trovano al trentaduesimo posto (164,6).
L’indagine precisa che “la statura è determinata per due terzi
da fattori ambientali e solo per un terzo dai geni. In
particolare, è fortemente influenzata dalle condizioni di vita:
da come mangiamo da bambini e da adolescenti”.
Giacomo Amati |